La Commissione dedicata all’attuazione della direttiva 91/676/CEE sulla protezione delle acque dall'inquinamento derivato dall’uso dei nitrati in agricoltura, ha presentato al Consiglio e al Parlamento europeo i dati degli ultimi quattro anni elaborati sulla base delle relazioni fornite dagli stati membri
La Direttiva Nitrati (Nitrates Directive, 1991), parte integrante della Direttiva quadro ter Framework Directive sulle acque, è stata emanata per tutelare la qualità delle acque sotterranee e superficiali dell’Europa dalle pressioni derivate dall’agricoltura e promuovere l'uso di buone pratiche per limitare l’inquinamento.
Prevede che gli stati membri debbano effettuare il monitoraggio dei nitrati e dello stato trofico di tutti i corpi idrici per individuare le acque inquinate o a rischio di inquinamento, sulla base dei parametri stabiliti dalla Direttiva stessa, e individuare le zone vulnerabili. Oltre a rilevare lo stato di fatto, i paesi membri devono adottare buone pratiche e misure, volontarie o obbligatorie, mirate a proteggere la risorsa idrica dei territori in generale e delle zone vulnerabili in particolare.
La Direttiva prevede che ogni 4 anni gli stati membri forniscano una relazione alla Commissione (art.10) (4-yearly report by the European Commission) che provvede a elaborare e aggiornare i dati e questa è la seconda relazione dall’attuazione della Direttiva. Questo ha consentito un confronto tra i dati attuali e quelli del quadriennio precedente e dunque un’analisi più approfondita dei trend in atto.
La Relazione (COM(2013)683 report) fa il punto sulla situazione al 2011 fornendo anche mappe (map viewer on the website of the Joint Research Centre) e tabelle sugli indicatori di pressione da fonti agricole analizzandoli a livello di UE e per ciascun Stato membro SWD(2013)405 (staff working document).
(Fonte: http://www.arpat.toscana.it)