L’Italia è stata deferita alla Corte di giustizia dell’UE dalla Commissione europea per non essersi pienamente e totalmente conformata alla sentenza della Corte del 2012 in materia di trattamento delle acque reflue urbane. E’ stata quindi chiesta l’applicazione di una sanzione di 62.699.421,40 euro e di una penale giornaliera di 345.922,40 euro.
L’inadempienza riguarda la mancata conferma che le acque reflue urbane siano adeguatamente raccolte e trattate in 80 agglomerati del Paese (rispetto ai 109 oggetto della prima sentenza) per evitare gravi rischi per la salute umana e l’ambiente.
Si tratta di zone situate in 7 Regioni italiane: Abruzzo (1 agglomerato), Calabria (13 agglomerati), Campania (7 agglomerati), Friuli-Venezia Giulia (2 agglomerati), Liguria (3 agglomerati), Puglia (3 agglomerati) e Sicilia (51 agglomerati).
L’Italia ora ha circa 12 mesi di tempo per mettersi in regola.