La nuova direttiva sulle concessioni pubbliche, “non impone la privatizzazione delle imprese pubbliche che forniscono servizi al pubblico” ed ha riconosciuto la particolare natura dell'acqua come un bene pubblico, accettandone l'esclusione dal campo di applicazione delle nuove regole. Per inciso, l'accordo sulle nuove regole europee per le concessioni ricorda che gli Stati membri “restano liberi di decidere come desiderino siano eseguiti i lavori pubblici o erogati i servizi”, se in-house o esternalizzandoli a società private.