ISTAT ha pubblicato un rapporto su “Utilizzo e qualità della risorsa idrica in Italia“. Il volume offre un primo quadro sull’utilizzo di risorse idriche in Italia a partire dai dati raccolti ed elaborati dall’Istituto. Dove disponibili, sono state analizzate le serie storiche al fine di studiare l’evoluzione dei fenomeni legati all’uso dell’acqua. L’analisi prende in esame i diversi tipi di uso dell’acqua (civile, industriale e agricolo) e si sviluppa, dal punto di vista territoriale, sia a livello nazionale sia, ove possibile, a livello regionale, a livello di distretto idrografico e a livello comunale. Per quanto riguarda l’uso civile, particolare attenzione è posta ad alcuni temi cruciali: prelievi di acqua potabile, perdite idriche nelle reti comunali di distribuzione, efficienza nel processo di trattamento delle acque reflue urbane e inoltre un’analisi della percezione e dei comportamenti delle famiglie italiane nei confronti dei servizi idrici.
Particolare attenzione è posta al problema delle perdite idriche nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile, ancora oggi persistenti e gravose lungo tutto il territorio nazionale – complessivamente si tratta di più del 40% dell’acqua potabile immessa negli acquedotti -, che rappresentano uno spreco della risorsa, con inevitabili conseguenze ambientali, oltre che economiche, energetiche e sociali.
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