Con questo terzo articolo conclude la panoramica sugli indicatori, ponendo l’attenzione
su come questi siano stati declinati in Italia dall’ARERA e sulla loro importanza strategica
in tema di investimenti infrastrutturali per il Paese.
Le Nazioni Unite attraverso SDG 6 hanno posto i principali 6 Obiettivi di sviluppo
sostenibile da raggiungere entro il 2030 in tema di acqua al fine di garantire: la
disponibilità della risorsa in natura, la sua accessibilità, la sua qualità e una corretta
efficienza del sistema idrico integrato.
Figura 1. Infografica con i 6 Macro Obiettivi riportati in SDG6.
Le Nazioni Unite hanno individuato undici indicatori globali il cui monitoraggio, da parte
dei singoli Stati, è fondamentale per consentire un confronto sull’andamento dello
sviluppo degli Obiettivi tra i vari Paesi aderenti all’UN (si rimanda al precedente articolo
per l’analisi degli indicatori globali e al confronto fra i diversi Paesi). Tuttavia, come
previsto dall’Agenda 2030, il raggiungimento dei sotto-obiettivi di SDG-6 viene modulato
dai singoli Paesi aderenti alle Nazioni Unite a seconda del proprio livello di sviluppo
interno e delle priorità nazionali; ogni Nazione può quindi sviluppare dei propri indicatori
al fine di comprendere i necessari investimenti, infrastrutturali e non, per raggiungere gli
obiettivi di sviluppo del proprio Paese.
In Italia, l’ARERAall’interno del proprio Piano strategico per il miglioramento della qualità
dei servizi idrici, ha definito attraverso la Delibera 917/2017 i criteri di qualità Tecnica –
RQTI. Il modello di regolazione della qualità tecnica, si basa su un sistema di indicatori
costituito, a partire dal rispetto di alcuni Prerequisiti, Standard Specifici e Standard
Generali.
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