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Si è recentemente concluso il progetto Eco-AlpsWater che analizza il DNA ambientale (Environmental DNA – eDNA) nei corpi idrici. I risultati prodotti integrano ed affiancano i tradizionali approcci di monitoraggio, identificano e superano lacune nell’approccio di monitoraggio classico. L’intero progetto è durato 3 anni (dal 17/04/2018 al 16/04/2021). L’Interreg Alpine Space è un programma europeo di cooperazione transnazionale per le regioni europee che occupano l’intero arco alpino. L’obiettivo principale è quello di facilitare la cooperazione tra attori chiave economici, sociali e ambientali in sette paesi alpini, e tra i diversi portatori di interesse (stakeholder): università, amministrazioni, settore delle imprese e dell'innovazione e dei processi decisionali. Il programma è finanziato attraverso il Fondo Europeo di Eviluppo Regionale (FESR) e attraverso il cofinanziamento pubblico e privato nazionale degli Stati partner. Nell'attuale periodo di programmazione, 2014-2020, il  programma sta investendo 139 milioni di euro in progetti attraverso i quali gli attori principali sviluppano soluzioni condivise per i territori alpini. Nell’ambito del programma Alpine Space, ISPRA è Project Partner del progetto “Innovative Ecological Assessment and Water Management Strategy for the Protection of Ecosystem Services in Alpine Lakes and Rivers (Eco-AlpsWater)”. Il progetto EcoAlpsWater si propone di analizzare il DNA ambientale (Environmental DNA - eDNA) nei corpi idrici, avvalendosi della tecnica della Next Generation Sequencing (NGS). La tecnica NGS si basa sull’amplificazione e analisi di milioni di sequenze di DNA e sull’utilizzo di tecnologie smart, automazione nell'elaborazione e archiviazione dei dati e recupero delle informazioni, consentendo un’identificazione rapida e a basso costo degli organismi acquatici, dai batteri fino ai pesci. Tali risultati sono volti a integrare e affiancare i tradizionali approcci di monitoraggio delle acque dolci nella regione alpina e a livello europeo (Water Framework Directive-WFD e, in Svizzera, Water Protection Ordinance-WPO) con tecnologie avanzate e innovative, fornendo solide basi a supporto dei piani di gestione delle risorse idriche. Uno degli obiettivi principali è l'identificazione e il superamento di lacune nell’approccio di monitoraggio classico in tutte le regioni alpine, le tecnologie innovative consentiranno di migliorare i protocolli di monitoraggio sperimentale da applicare in aree selezionate, che includono oltre cinquanta tra grandi laghi alpini, corpi idrici più piccoli e fiumi chiave. I principali risultati includeranno quindi strumenti metagenomici innovativi e tecnologie bioinformatiche di ultima generazione per monitorare lo stato ecologico delle acque e la biodiversità che le caratterizza. I dati permetteranno in particolare di identificare le zone maggiormente a rischio per la presenza di cianobatteri tossici, batteri patogeni, e organismi invasivi o potenzialmente invasivi. L'approccio transnazionale previsto dall'agenda dell’European Strategy for the Alpine Region (EUSALP) è essenziale per favorire le interazioni tra paesi confinanti e colmare il divario scientifico tra il mondo accademico e le agenzie di governance attraverso la creazione di reti e infrastrutture che possano coinvolgere l’intera Regione alpina, e la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali in maniera condivisa. Il progetto EcoAlpsWater vede coinvolti nelle attività dodici partner appartenenti a sei paesi situati in tutta la regione alpina: Austria, Francia, Germania, Slovenia, Svizzera e Italia, per la quale oltre all’ISPRA sono coinvolti l’Arpa Veneto e la Fondazione Edmund Mach in qualità di leader del progetto. https://www.alpine-space.org/projects/eco-alpswater/en/home