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Il Governo con #italiasicura mette a disposizione di tutti un’informazione completa e mirata alla sicurezza del nostro Paese.

Con questa nuova iniziativa di comunicazione si intende aggiornare la mappa dei cantieri aperti in Italia per scongiurare o prevedere i danni del dissesto idrogeologico

http://italiasicura.governo.it/site/home.html

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Dopo la Sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008 non è più dovuta la tariffa di depurazione se non si riceve anche il relativo servizio. Il DM 30.09.2009 ha disciplinato la procedura di rimborso relativamente alle quote già pagate. La Corte dei Conti della Sezione Lombardia parere n. 25/2009 (richiamata nel terzo considerando del Decreto Ministeriale 30.09.2009), la Sezione Campania pareri 24/2008, 19, 23, 24 del 2009, nonché il parere dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente avevano finalmente chiarito che il periodo oggetto di rimborso è compreso tra il 16 ottobre 2003 ed il 16 ottobre 2008, in quanto si applica la prescrizione quinquennale ex art. 2948 del codice civile dal giorno di pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale.

Di recente però, un Giudice di Pace della Provincia di Udine, in una controversia tra Comune e Utente, ha deciso che in tale caso la prescrizione è decennale.

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La spagnola Depuracion de aguas del Mediterraneo, in raggruppamento temporaneo d’impresa con la Ligean di Roma e la Onda, sempre di Roma, si è aggiudicata la gara per l’affidamento in concessione del servizio idrico integrato dei Comuni di Siracusa e Solarino.

http://www.comune.siracusa.it/index.php/it/bandi-di-gara/468-bandi-di-servizi/578-bandi-di-servizi

 

A Cremona invece, il Contratto per l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato nel territorio della provincia di Cremona per i prossimi vent’anni, è stato firmato dall’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona e da Padania Acque Gestione S.p.A. (Società totalmente pubblica, direttamente partecipata da Comuni e Provincia).

http://www.atocremona.it/

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L’AEEGSI con la Delibera n. 433 ha approvato gli schemi regolatori, riportanti gli incrementi tariffari per gli anni 2014 e 2015, proposti dall’Atersir l’ente di regolazione nella regione Emilia-Romagna, presieduta dal Sindaco di Bologna.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/14/433-14.htm

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Il Consiglio regionale della Regione Puglia introduce nella Carta dei Servizi una nuova definizione, la  “morosità incolpevole” L’obiettivo è di garantire a quelle fasce sociali duramente colpite dalla crisi ed impossibilitate a pagare le tariffe dell'acqua un livello essenziale di erogazione. In tali casi quindi, il gestore del SII (l’Acquedotto Pugliese) dovrà provvedere ad installare un limitatore idoneo a garantire esclusivamente la fornitura giornaliera essenziale di 50 litri al giorno per persona.

http://www.regione.puglia.it

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La Water footprint, o impronta idrica, ovvero la "traccia" che consente di misurare l'impatto dei processi di produzione sulla risorsa idrica, è oggetto di una norma internazionale, la Iso 14046 ''Environmental management - water footprint - Principles, requirements and guidelines''.

L’impronta idrica (water footprint) è un indicatore del consumo di acqua dolce che include sia l’uso diretto che indiretto di acqua da parte di un consumatore o di un produttore. L’impronta idrica di un singolo, una comunità o di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volumi d’acqua consumati (evaporati o incorporati in un prodotto) e inquinati per unità di tempo. Nella definizione dell’impronta idrica è data inoltre rilevanza alla localizzazione geografica dei punti di captazione della risorsa

Il water footprint assessment si sviluppa in tre fasi:

- quantificazione e localizzazione dell’impronta idrica di un prodotto o di un processo nel periodo di riferimento;

- valutazione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’impronta idrica;

- individuazione delle strategie di riduzione della stessa.

 

Il computo globale della water footprint è dato dalla somma di tre componenti:

- Acqua blu: si riferisce al prelievo di acque superficiali e sotterranee destinate ad un utilizzo per scopi agricoli, domestici e industriali. È la quantità di acqua dolce che non torna a valle del processo produttivo nel medesimo punto in cui è stata prelevata o vi torna, ma in tempi diversi;

- Acqua verde: è il volume di acqua piovana che non contribuisce al ruscellamento superficiale e si riferisce principalmente all’acqua evapo-traspirata per un utilizzo agricolo;

- Acqua grigia: rappresenta il volume di acqua inquinata, quantificata come il volume di acqua necessario per diluire gli inquinanti al punto che la qualità delle acque torni sopra gli standard di qualità.

 

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Il Consiglio di Stato, Sez. V, con sentenza 10 settembre 2014, n. 4599 ha respinto il ricorso avverso la sentenza del Tar Campania – Napoli, Sez. I, n. 1925 dell’11 aprile 2013, presentato da una società mista pubblico-privata contro la decisione di un comune di aderire ad un consorzio (fattispecie di gestione in house) per la gestione del servizio idrico integrato.

I giudici hanno richiamato la sentenza della Corte costituzionale n. 199 del 2012 per confermare il potere decisionale degli enti locali sull’affidamento  del servizio idrico integrato.

I servizi pubblici locali di rilevanza economica possono, dunque, “essere gestiti indifferentemente mediante il mercato ovvero attraverso il c.d. partenariato pubblico – privato, ovvero attraverso l’affidamento diretto, in house.

Tale modello “lungi dal configurarsi pertanto come un’ipotesi eccezionale e residuale di gestione dei servizi pubblici locale - costituisce invece una delle (tre) normali forme organizzative delle stesse”.

Il commento di Alceste Santuari:

http://www.personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46046&catid=234&Itemid=486&contentid=46046&mese=09&anno=2014

 

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Anche i theta 2014/5 dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Genova e della Regione Puglia sono state autorizzate:

Ø  431/2014/R/idr Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dall’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Genova;

Ø  432/2014/R/idr Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dall’Autorità Idrica Pugliese. 

 

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Obbligo di adesione ai nuovi enti di governo dell’ambito, unicità di gestione e subaffidamento autorizzato, rispetto delle forme di affidamento previste in ambito UE, convenzioni tipo dell’AEEGSI, termine di un anno per chi non ha ancora piano d’ambito e affidamento approvato e per la cessazione delle gestioni in economia, istituzione del Fondo per il finanziamento degli interventi relativi alle risorse idriche.

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/09/12/14G00149/sg

 

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L’Autorità ha deciso un moltiplicatore tariffario pari a uno per diversi gestori dell’Ato unico della Regione Molise in quanto privi di carta dei servizi.

Delibera  444/2014/R/idr  pubblicata il 12 settembre 2014. “Esclusione dall’aggiornamento tariffario per il servizio idrico di talune gestioni dell’Ato unico della Regione Molise, per il primo periodo regolatorio 2012-2015”

http://www.autorita.energia.it/it/docs/14/444-14.htm

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Il Consiglio comunale di Bologna ha deciso di cedere circa 7,5 milioni di azioni di Hera (su un totale di 144 milioni), per un controvalore totale di circa 15 milioni di euro. “La vendita delle azioni libere da patto di sindacato in possesso del Comune di Bologna non modifica il controllo pubblico di Hera” ha dichiarato Virgilio Merola sindaco del Comune di Bologna.

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Scade il 1° ottobre 2014 il termine per presentare al proprio gestore istanza di rimborso della tariffa di depurazione pagata indebitamente nel periodo 2003-2008 nel caso in cui non si sia ricevuto il servizio di depurazione.

Tale principio è stato stabilito dalla Sentenza della Consulta n. 335/2008 mentre la procedura di rimborso è stata indicata nel DM 30.09.2009.