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Il comune di Domusnovas, nella provincia di Carbonia Iglesias, potrà gestire in autonomia il servizio idrico integrato fino al 2023, quando scadrà il contratto stipulato con la società affidataria Domusacqua srl. Lo ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del Comune avviato nel 2006. Ne dà notizia L’Unione sarda.

Per gli avvocati del Comune «viene fatta salva la gestione autonoma fino al 2023 perché l'affidamento del servizio idrico alla Domusacqua srl è precedente all'entrata in vigore della legge del 2 ottobre 2003 che non riconosce come valide le gestioni miste pubblico-private come quella domusnovese. Un principio valido per tutti i Comuni che si trovano nella stessa particolare condizione».

«L'acqua è nostra e tale resterà, - commenta soddisfatto il il sindaco Angelo Deidda - Ato e Abbanoa riflettano. Questa sentenza ci ripaga di 10 anni di lotte per le quali voglio ringraziare i domusnovesi che ci hanno sempre supportato in ogni iniziativa. Ora chiederemo i danni alla Regione - continua l'amministratore - perché in questi anni, a causa della interminabile vertenza, non abbiamo potuto contrarre mutui e investire su rete idrica e depuratore cittadino».   http://quindici.federutility.it

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La competenza per la determinazione della tariffa è esclusivamente dell'ente pubblico che gestisce il servizio idrico, in questo caso del comune di Menfi (AG). Lo ha sancito (con sentenza del 19/11/2014) il TAR Sicilia, che ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'Ato Idrico contro il Comune, che con una delibera del 2012 aveva aggiornato le tariffe per il servizio idrico integrato.

"Il bene acqua non può essere prodotto di mercato ne' può avere rilevanza economica"- ha avuto modo di dichiarare visibilmente soddisfatto il sindaco Vincenzo Lotà. "Il risultato raggiunto con la sentenza del Tar è il frutto della lunga battaglia di civiltà intrapresa dal Consiglio comunale, dalle associazioni e dalla intera comunità menfitana che hanno sempre creduto che il Servizio Idrico debba essere gestito in forma pubblica".  http://quindici.federutility.it

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Nel nuovo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, spazio anche al tema  Risorse idriche e gli effetti di una cronica debolezza infrastrutturale. I dati riguardanti la gestione delle risorse idriche per uso civile rilanciano l'allarme su un settore che, mentre cerca di migliorare la propria efficienza gestionale, continua a operare in un contesto di obsolescenza delle infrastrutture di base. Le perdite delle reti acquedottistiche tra il 2008 e il 2012 sono aumentate ulteriormente, passando dal 32,1% al 37,4%. In pratica, rispetto alla totalità dell'acqua che viene immessa in rete, più di un terzo sparisce, non viene consumata né fatturata, non arrivando all'utente finale. Il dato sulle perdite di rete ci caratterizza come una vera e propria anomalia tra i grandi Paesi europei: queste sono infatti pari al 6,5% in Germania, al 15,5% in Inghilterra e Galles, al 20,9% in Francia. Per recuperare il terreno perduto, rimettendo a posto reti acquedottistiche colabrodo e realizzando finalmente reti fognarie e impianti di depurazione delle acque reflue adeguati, servono investimenti rilevanti. Anche da questo punto di vista il confronto con l'Europa più avanzata è preoccupante: in Italia si investe ogni anno l'equivalente di 30 euro ad abitante, in Germania 80, in Francia 90 e nel Regno Unito addirittura 100 euro.

http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=120993

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Dopo la Determina n. 6 del 16.10.2014 con la quale aveva diffidato ad adempiere agli obblighi di predisposizione tariffaria, l'Autorità interviene ora determinando d’ufficio le tariffe prevedendo la riduzione del 10% per circa un migliaio di gestori.

relative alle annualità 2012, 2013, 2014 e 2015. La scadenza era stabilita per il 16 novembre. Oltre questo termine verrà applicata una riduzione del 10% delle tariffe fino alla regolarizzazione attraverso la trasmissione dei dati richiesti:

Delibera  577/2014/R/idr  pubblicata il 21 novembre 2014

Esclusione dall’aggiornamento tariffario, nonché determinazione d’ufficio delle tariffe del servizio idrico per le annualità 2012, 2013, 2014 e 2015

http://www.autorita.energia.it/it/docs/14/577-14.htm

 

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Altro Consumo pubblica l’ultima indagine sulle tariffe idriche: negli ultimi cinque anni le famiglie con tre figli di Firenze hanno visto lievitare la propria bolletta dell’acqua di ben 336 euro (+34%), mentre a Napoli le coppie con un figlio hanno pagato 162 euro in più (+79%); a Trieste, sempre negli ultimi cinque anni, i nuclei familiari formati da due persone hanno visto crescere la tariffa dell’acqua di 93 euro (+72%).

http://www.altroconsumo.it/alimentazione/acqua/news/inchiesta-acqua-potabile

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Delibera  601/2014/R/idr  pubblicata il 05 dicembre 2014

Approvazione degli specifici schemi regolatori 2014 e 2015 proposti dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale 3 Marche Centro – Macerata

http://www.autorita.energia.it/it/docs/14/601-14.htm

Delibera 619/2014/R/idr pubblicata il 12 dicembre 2014

Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dall’Autorità d’ambito territoriale ottimale 4 Marche Centro Sud – Fermano e Maceratese

http://www.autorita.energia.it/it/docs/14/619-14.htm

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L’associazione dei consumatori Codici ha presentato presentato ricorso al Tar del Lazio, del Veneto e della Toscana contro il servizio di riscossione delle tariffe affidato alle ingiunzioni fiscali.

Le aziende prese di mira sono: Acea ato 5 Spa (provincia di Frosinone), Viveracqua Scarl (Regione Veneto), Acea ato 2 spa (provincia di Roma) e Acque spa (Toscana, Basso Valdarno).

Questi gestori hanno in comune l’aver indetto ognuno per proprio conto un bando di gara per la riscossione delle tariffe del servizio idrico integrato, e le relative morosità, attraverso l’iter coatto con iscrizione a ruolo e le ingiunzioni fiscali.

La selezione non ha previsto la pubblicazione del bando di gara ma esclusivamente procedure negoziate su invito (salvo che nel Veneto, dove si è proceduto a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale Europea).

La particolarità del metodo di riscossione è che il Gestore, senza passare per un tribunale o in giudizio, ottiene direttamente un titolo esecutivo per procedere alla riscossione delle voci tariffarie e le morosità, con la conseguente possibilità di avviare pignoramenti. La conseguenza è che l'utente, per far valere qualsiasi inadempimento del gestore (per esempio un disservizio o un ritardo) dovrà per forza avviare dei giudizi in opposizione a tali titoli, senza peraltro avere la sicurezza che il ruolo o l'ingiunzione possano essere sospesi.

http://www.codici.org/comunicati-stampa/servizio-idrico-codici-sospetta-un-cartello-creato-dai-gestori.html

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Raccontare cosa succede ad una goccia d’acqua dalle fonti di approvvigionamento fino al rubinetto di casa è impressa ardua. Dietro al semplice gesto che apre un rubinetto, infatti, vi è una complessa gestione industriale che coinvolge tanti lavoratori e l'uso di tecnologie sofisticate.

Con lo spirito di spiegare ai più piccoli il meraviglioso viaggio dell’acqua all'interno di un acquedotto, nasce "Lina goccina va a passeggio", il cartone animato prodotto da Acquedotto Pugliese (il primo della sua centenaria storia) dedicato al mondo scolastico e più in generale a tutti coloro che sono disposti a guardare il mondo con gli occhi dei bambini.

Soggetto e sceneggiatura sono di Vito Palumbo, Caterina Quagliarella e Stella Armenti, illustrazioni di Salvatore Modugno.

La storia: Lina goccina è una divertente goccina di montagna curiosa della vita e di tutto ciò che la circonda. Un giorno decide di fare una passeggiata e succede che...http://quindici.federutility.it

 

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Con un comunicato dell’11.12.2014 l’AEEGSI ha chiarito che:

I commi 6.6, 9.4 e 20.4 della deliberazione 16 gennaio 2013, 6/2013/R/com, come successivamente modificata e integrata, prevedono che, per le utenze domestiche interessate dal sisma, la disattivazione delle forniture di energia elettrica, gas e del servizio idrico integrato nel punto di fornitura originario e la successiva riattivazione siano effettuate senza oneri a carico del cliente finale.
A tal proposito l'Autorità, nel corso della 845a Riunione, ha ritenuto opportuno precisare che le suddette riattivazioni non devono intendersi soggette alle limitazioni temporali previste dal comma 1.8 della medesima deliberazione 6/2013/R/com (che si applicano invece alle restanti agevolazioni) e, che pertanto, devono essere effettuate senza oneri a cario del cliente finale anche successivamente alla data del 19 maggio 2014, qualora ne sussistano i presupposti normativi.

Ciò al fine di evitare trattamenti discriminatori tra clienti finali la cui abitazione è stata colpita dal sisma ed il cui ripristino potrebbe essere avvenuto in tempi diversi per motivazioni non dipendenti dai clienti finali medesimi.  E' da considerare inoltre che lo specifico momento in cui, terminate le operazioni di ripristino dell'abitazione, il cliente finale richiede la riattivazione delle forniture può dipendere da motivazioni ed eventi non completamente riconducibili all'evento sismico. Risulta pertanto plausibile che tali operazioni possano anche non ricadere nel generale periodo di vigenza delle agevolazioni previsto dal comma 1.8 della  deliberazione 6/2013/R/com, senza peraltro che ciò comporti aggravi degli oneri a carico del sistema rispetto a quanto stimato in occasione dell'emanazione del provvedimento.
Resta intesa la possibilità di compensazione prevista dai commi 13.1, 14.1 e 22.1 della deliberazione 6/2013/R/com anche nel caso di minori ricavi derivanti da operazioni di riattivazione senza oneri a carico dei clienti finali effettuate successivamente ai termini previsti dal comma 1.8 della medesima deliberazione.

 

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Con un metodo per la prima volta omogeneo in tutta Italia sono state approvate le tariffe 2014-2015 per circa 40 milioni di italiani, con oltre 4,5 miliardi di euro di investimenti attivati nei prossimi 4 anni per nuove infrastrutture, tutela ambientale e miglioramento dei servizi, un valore pari  a quello degli impianti finora realizzati; approvazioni che riguardano più di 1.600 gestioni, con un aggiornamento medio rispetto all'anno precedente del +3,9% nel 2014 e del +4,8% nel 2015, con quasi 6 milioni di consumatori che hanno avuto una riduzione del 10% della bolletta.  

Sono alcuni dei risultati dell'azione dell'Autorità per l'energia nel settore dei servizi idrici, presentati nel corso della III Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici che si è svolta oggi a Milano davanti a circa 400 operatori del settore.

Qui la relazione presentata dal Presidente Guido Bortoni:

http://www.autorita.energia.it/allegati/audizioni/pubbliche/14-idrico/intervento14_idr_presidente.pdf

 

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Documento per la consultazione n. 620/2014/R/idr

Definizione delle tariffe di collettamento e depurazione dei reflui industriali autorizzati in pubblica fognatura. Orientamenti finali.

 

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Il documento per la consultazione 30 ottobre 2014 539/2014/R/idr, illustra gli orientamenti dell'Autorità in materia di prima individuazione ed esplicitazione di tale componente ERC nelle more della definizione organica di livello nazionale dei costi ambientali e della risorsa.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/14/539-14.jsp