Definizione delle procedure di raccolta dati ai fini del monitoraggio sugli affidamenti del servizio idrico integrato e sulla adesione degli enti locali all’ente di governo dell’ambito, nonché ai fini dell’aggiornamento dei dati e dei parametri tariffari per l’anno
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Con Determina 31 marzo 2015 n. 5/2015 l’Autorità ha diffidato altri 201 gestori (di cui 148 Comuni) ad ottemperare, entro il 30 aprile, agli obblighi in materia di predisposizione tariffaria per ciascuna delle annualità interessate (2012/3 – 2014/5). In caso di protratta inosservanza degli obblighi entro tale termine, l’Autorità procederà alla determinazione d’ufficio delle tariffe ponendo il moltiplicatore tariffario pari a 0,9 e che, in tali casi, la quota parte dei costi di funzionamento del soggetto competente, di cui all’articolo 154, comma 1, del d.lgs. 152/06, sarà posta pari a zero. Anche in questo caso l’Autorità fornisce indicazioni specifiche rimandando a precedenti provvedimenti, sottolineando l’importanza della trasmissione dello schema regolatorio al fine dell’approvazione da parte dell’AEEGSI, delle tariffe 2014 e 2015.
http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/005-15-dsid.htm
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Nella settimana che ci porta alle festività Pasquali, l’AEEGSI diffida 201 gestori dei servizi idrici, di cui 148 Comuni.
I soggetti individuati nei quattro allegati alla determinazione AEEGSI n. 5/2015 DSID, sono stati infatti diffidati ad ottemperare, entro 30 giorni dalla pubblicazione, avvenuta il primo di aprile (anche questo è un segnale direbbe qualcuno), agli obblighi in materia di predisposizione tariffaria per ciascuna delle annualità interessate. In caso di protratta inosservanza degli obblighi entro tale termine, l’Autorità procederà alla determinazione d’ufficio delle tariffe ponendo il moltiplicatore tariffario pari a 0,9 e che, in tali casi, la quota parte dei costi di funzionamento del soggetto competente, di cui all’articolo 154, comma 1, del d.lgs. 152/06, sarà posta pari a zero. Anche in questo caso l’Autorità fornisce indicazioni specifiche rimandando a precedenti provvedimenti, sottolineando l’importanza della trasmissione dello schema regolatorio al fine dell’approvazione da parte dell’AEEGSI, delle tariffe 2014 e 2015.
http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/005-15-dsid.htm
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Secondo Codici l’AEEGSI “è contraria al minimo vitale acqua e all’accumulo dell’energia tramite i sistemi efficienti di utenza o SEU”, sottolineando che “entrambe le proposte vedono invece l’approvazione dell’Associazione Codici perché vanno incontro ai bisogni dei consumatori”. “Con il minimo vitale si garantisce l’erogazione dell’acqua, quale bene primario, a qualsiasi cittadino anche se moroso” spiega Codici.
http://www.sostariffe.it/news/aeegsi-minimo-vitale-di-acqua-non-va-a-tutti-173626/
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A partire dal 1 aprile 2015, come disposto dalla determinazione AEEGSI n. 4/2015 DSID - è aperta la raccolta tramite extranet dei dati e delle informazioni necessarie a perseguire le seguenti finalità:
- predisporre gli atti necessari ad ottemperare agli adempimenti posti in capo all'Autorità in tema di monitoraggio sugli affidamenti del servizio idrico integrato e partecipazione degli enti locali agli enti di governo dell'ambito;
- aggiornare - sulla base dei bilanci relativi all'esercizio 2013 - i dati già forniti dai soggetti competenti in sede di predisposizione tariffaria per gli anni 2014 e 2015;
- acquisire le determinazioni assunte dai soggetti competenti in ordine all'esplicitazione dei costi ambientali e della risorsa (ERC2015), con l'obiettivo di pubblicare, entro il 31 maggio 2015, gli esiti della prima fase di ricognizione degli ERC;
- raccogliere alcune ulteriori informazioni relative alla struttura e alla dinamica dei costi dei gestori anche allo scopo di implementare misure idonee alla promozione dell'efficienza nella produzione dei servizi idrici.
http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/004-15dsid.htm
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Segnalazione al Governo e al Parlamento in merito ai sistemi efficienti di utenza ed alla morosità nel settore idrico con riferimento agli emendamenti presentati al disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (AS 1676).
Il disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” è attualmente all’esame, in seconda lettura, della Commissione territorio, ambiente, beni ambientali del Senato. Nello specifico, l’AEEGSI si riferisce a due proposte emendative, la prima all’articolo 8 in materia di sistemi efficienti di utenza (SEU) e l’altra all’articolo 44 con riferimento al tema della morosità nel servizio idrico integrato.
Per quanto riguarda la morosità nel settore idrico, l’AEEGSI “accoglie con favore la presentazione dell’emendamento in parola da parte del Relatore, volta a introdurre una disciplina legislativa, ad oggi mancante, in relazione al tema della morosità nel settore idrico”, aggiungendo però che “appare opportuno limitare la garanzia del quantitativo di acqua, necessario al soddisfacimento dei bisogni fondamentali di fornitura per gli utenti morosi, agli utenti che risultino in condizioni di documentato disagio economico”.
“Si suggerisce dunque di eliminare dal testo l’espressione ‘minimo vitale con riferimento al quantitativo di acqua e di inserire al termine del comma 1, le parole ‘in condizione di documentato disagio economico“
http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/094-15.htm
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Federconsumatori con un comunicato stampa esprime le proprie perplessità nei confronti del documento di consultazione n. 620/2014 dell’AEEGSI: “dai documenti di consultazione predisposti dall’AEEGSI sulle tariffe di depurazione delle acque reflue industriali sono emersi forti dubbi sul pieno rispetto del principio “chi inquina paga”, ovvero “chi più inquina più paga”, introdotto nel comparto idrico dalla direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE.
Nel primo documenti di consultazione 299/2014/R/IDR sono stati illustrati gli orientamenti iniziali e le tariffe di depurazione dei reflui industriali rispondendo ad obiettivi di chiarezza e semplicità di informazione e trasparenza verso gli utenti per prevenire distorsioni e disallineamenti tariffari, a parità di tipologia di refluo e di situazione ambientale, garantendo che le tariffe del servizio riflettano i relativi costi. Nel secondo documento di consultazione 620, invece, la metodologia di calcolo della tariffa di depurazione di uno scarico produttivo per concentrazioni al di sotto di quella massima ammissibile per le fognature, determinerà una riduzione di tariffa che di fatto graverà con un maggior costo sulle utenze domestiche.” http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20150325095717
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un recente sondaggio condotto dall’ente di certificazione internazionale DNV GL – Business Assurance e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), con il supporto della società di ricerca GFK Eurisko. L’acqua è un problema ma ancora lontano: questo l’approccio delle imprese italiane alla gestione delle risorse idriche secondo L’indagine ha coinvolto 1.907 professionisti che lavorano in aziende di diversi Paesi in Europa, Asia, Nord America, Centro e Sud America; il campione è composto da clienti DNV GL e non è statisticamente rappresentativo della popolazione mondiale delle imprese.
Per il 98% degli italiani la disponibilità d’acqua è uno dei principali problemi del pianeta, anche se ancora non sembra preoccuparli da vicino.
In linea con una sensibilità europea (65%) inferiore alla media mondiale (70%), solo il 57% delle aziende italiane ritiene che le problematiche relative all’acqua possano avere un impatto sulle proprie strategie di business e il 40% dichiara di non essere informato sulla legislazione specifica in materia di acqua. Nonostante questo, qualcosa inizia a muoversi: un’aziende su tre ha una “policy per il water management” e una su quattro si pone obiettivi specifici, soprattutto per la riduzione dei consumi.
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Attuazione integrata delle Direttive Acque e Alluvioni in Emilia-Romagna il 20 marzo 2015 dalle 9:00 alle 13:00 presso la sala “20 maggio 2012” in viale della Fiera, 8 Bologna
L’acqua vista come bene prezioso da salvaguardare e tutelare, ma anche come elemento naturale potenzialmente dirompente per l’impatto che nubifragi, alluvioni, mareggiate possono avere sul territorio. La Regione Emilia-Romagna dedica la Giornata mondiale dell’acqua all’integrazione tra gli strumenti pianificatori di questi due aspetti: Piani di gestione dei distretti idrografici e Piani di gestione del rischio di alluvioni, che permetteranno di attuare le Direttive europee “Acque” 2000/60/CE e “Alluvioni” 2007/60/CE.
La Regione Emilia-Romagna risponde in modo concreto alle indicazioni dell’Europa, attivando per entrambe le direttive percorsi e processi di partecipazione, nella convinzione che solo con la consapevolezza e il contributo di tutti gli attori del sistema, stakeholder ma anche cittadini, si possano realizzare politiche efficaci.
Il convegno “Acqua di qualità e sicurezza idraulica. Attuazione integrata delle Direttive Acque e Alluvioni in Emilia-Romagna”, in programma venerdì 20 marzo a Bologna (viale della Fiera 8, sala “20 maggio 2012” – ore 9-13), sarà un’occasione importante per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e discutere di sinergie e problematiche trasversali legate all’attuazione delle due direttive comunitarie a livello regionale e di distretto. Interverranno, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e gli assessori regionali alla Difesa del suolo e Politiche ambientali Paola Gazzolo e all’Agricoltura Simona Caselli.
Le immagini della mostra fotografica “Scatti d’acqua” (foto di Leonardo Agostini) accompagneranno i partecipanti verso la sala del convegno.
La celebrazione regionale, realizzata sotto l’egida di EXPO 2015, partecipa al progetto speciale AQUA2015.
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AGRIGENTO. La gestione delle risorse idriche è stata affidata nel 2007 alla società privata Girgenti Acque, il cui pacchetto di maggioranza è detenuto dal gruppo Campione. Il 75 per cento della popolazione riceve il servizio da un soggetto privato, mentre il 25 per cento dai comuni di appartenenza. Al momento dell'aggiudicazione dell'appalto furono infatti 17 i sindaci che si rifiutarono di consegnare le reti a Girgenti Acque su un totale di 43 amministrazioni.
SIRACUSA. Riparte da Servizi Integrati Acque del Mediterraneo (Siam) la gestione del servizio idrico integrato nei comuni di Siracusa e Solarino. La società composta dall'impresa spagnola Dam e dalla siracusana Onda a inizio marzo ha ottenuto l'affidamento del servizio per un anno, con possibilità di rinnovo per altri due. Tutte le altre reti idriche sono state riconsegnate ai sindaci nel 2013 dopo il fallimento di Sai8 il gestore privato che si era aggiudicato la gara per il servizio integrato nell'ambito territoriale.
CATANIA. Il pronunciamento nel 2009 del Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) ha di fatto azzerato tutti gli atti amministrativi che riguardano l'assegnazione del servizio integrato alla società Servizi Idrici Etnei (Sie), soggetto misto pubblico-privato creato nel 2004 costringendo l'Ato 2 a riconsegnare le reti alla quasi totalità dei comuni della provincia etnea. Uniche eccezioni: cinque amministrazioni del calatino dove opera ancora Sie.
ENNA E CALTANISSETTA. Sono le uniche due provincie siciliane in cui il servizio è gestito da soggetti privati. Nel nisseno operano gli spagnoli di Caltaqua, controllata da Aqualia, una filiale del gruppo Fcc. Ad Enna e nei 20 comuni della provincia la società Acquaenna nel 2004 ha sottoscritto la convenzione.
RAGUSA, MESSINA E TRAPANI.
Nelle tre provincie non si è mai insediato alcun gestore. Non si sono utilizzati i tre strumenti: l'affidamento a soggetti privati con gara ad evidenza pubblica, l'affidamento a società miste e quello in house. Nel trapanese la gara fu in realtà vinta da Pietro Di Vincenzo, ma l'autorità giudiziaria bloccò l'assegnazione. A Messina l'unica gara è stata sospesa mentre a Ragusa l'acqua è rimasta sempre in gestione ai comuni
(Fonte: http://palermo.repubblica.it)
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L’Autorità per l’energia tutela i più deboli o le imprese? È la domanda che si pone Konsumer Italia nei confronti della segnalazione inviata dall’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico a Governo e Parlamento sugli emendamenti al ddl sulla green economy, in cui vengono evidenziate criticità sulla morosità nel sistema idrico. Per l’Autorità il quantitativo minimo di acqua necessario ai bisogni essenziali andrebbe garantito solo agli utenti morosi che si trovano in condizione di “documentato disagio economico” e non a tutti. Ma l’idea di eliminare il riferimento a un “minimo vitale” di acqua non piace e solleva anche le obiezioni di Konsumer che si dichiara “basita”.
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Scongiurato fino al 30 aprile lo stop del servizio idrico integrato in 52 comuni della provincia di Palermo, svolto finora dalla fallita Aps. A gestirlo sarà l'Amap, la società che eroga l'acqua a Palermo. È quanto emerso dal vertice in Prefettura a Palermo.
Nei giorni precedenti era saltato, l’annunciato accordo tra Amap e Regione. Le reti sarebbero tornate nella disponibilità dei Comuni.
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