Il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca con una nota stampa ha chiarito che “L'acqua deve restare un bene comune. Siamo pertanto per un governo pubblico delle acque, che garantisca un ciclo industriale virtuoso per Ambiti territoriali ottimali, dimensionati per ridurre i costi ed avere una gestione vicina alle esigenze dei territori e dei cittadini”. “E' necessario superare - continua De Luca - ogni ipotesi di gestore unico dell'intero ciclo su base regionale e definire un severo piano industriale per la riorganizzazione del comparto. Saranno queste le linee guida della legge regionale sul ciclo integrato delle acque in Campania. Una nuova legge è ormai indifferibile, anche per scongiurare interventi sostitutivi del Governo nazionale e per dotare la Campania di una normativa moderna, superando finalmente, dopo ben 18 anni la legge 14 del 1997.
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La Corte Costituzionale con la sentenza n. 142/2015, depositata il 9 luglio 2015, ha stabilito che la Regione Valle d'Aosta può determinare autonomamente le tariffe del servizio idrico integrato, senza l'intervento dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
La disciplina della tariffa del servizio idrico integrato, come già chiarito dalla Consulta, «è ascrivibile alla materia della tutela dell’ambiente e a quella della tutela della concorrenza, ambedue di competenza legislativa esclusiva dello Stato» (sentenze n. 67 del 2013, n. 29 del 2010 e n. 246 del 2009), ma tale giurisprudenza, riferita al riparto delle attribuzioni fra lo Stato e le Regioni ad autonomia ordinaria, non è immediatamente trasponibile nell’odierno giudizio di costituzionalità, nel quale vengono in evidenza le speciali competenze spettanti statutariamente alla Regione autonoma Valle d’Aosta. (Vedi approfondimento)
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Il poeta latino Ovidio, all'interno del poema "Metamorfosi", dedica una discreta importanza all'elemento dell'acqua, sfondo di diversi miti. Alcuni tra i più interessanti presentano caratteri simili. Sicuramente il più conosciuto è quello del fanciullo di nome Narciso, il quale, punito dalla dea Nemesi per avere disprezzato la ninfa Eco, osservando un limpido specchio d'acqua si invaghì della propria immagine in esso riflessa ed accorgendosi la splendida figura che lo guardava dalla pozza apparteneva a lui stesso, si lasciò morire di dolore per l'impossibilità di ottenere ciò che desiderava. Crudele anche la sorte di Aretusa, figlia di Nereo. Il dio Alfeo si innamorò di lei, ma Aretusa fuggì sull'isola di Ortigia, dove però la dea Artemide la tramutò in una fonte. Bacco da giovane venne rapito dai pirati, i quali non lo riconobbero ad eccezione del timoniere Acete, ma i suoi ammonimenti non furono ascoltati, e il dio, accortosi che i pirati lo stavano ingannando riguardo alla direzione della nave, blocca i remi con rami d'edera e l'albero maestro con una vite e punisce i pirati trasformandoli tutti in delfini. La dea Latona fu costretta da Giunone a fuggire dall'isola di Delo perchè la moglie di Giove era gelosa dei figli che essa aveva avuto da suo marito, Apollo e Diana, con i quali raggiunse la Licia, regione dell'Asia. Latona e i figli, spossati dal caldo e dalla sete, avvistarono una palude e alcuni contadini sulla riva, che però cacciano in malo modo i tre bisognosi. La dea allora si infuriò terribilmente e li obbligò a vivere per sempre nella palude sotto forma di placide rane.
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Il Ministero dell’Ambiente ha realizzato una pagina web che permette di consultare i documenti relativi all'aggiornamento dei Piani di gestione dei singoli bacini idrografici facenti parte dei rispettivi distretti idrografici istituiti con decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 ma non entrati ancora nella fase operativa, il decreto legge n. 208 del 30 dicembre 2008 convertito con modificazioni in 152Legge 27 febbraio 2009, n. 13. Nell’attesa della piena operatività delle nuove Autorità di distretto l’adozione dei piani di gestione è stata demandata ai Comitati Istituzionali delle Autorità di bacino di rilievo nazionale, integrati dai componenti designati dalle regioni il cui territorio ricade nel distretto a cui si riferisce il piano.
http://www.direttivaacque.minambiente.it/distretti_idrografici.html
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La deliberazione del 21 maggio 2015 n. 232/2015/A ha determinato la misura dell'aliquota del contributo agli oneri di funzionamento dell'Autorità per l'energia elettrica gas e il sistema idrico dovuto dai soggetti operanti nei settori dell'energia elettrica, del gas e del servizio idrico integrato ai sensi del comma 68 bis dell'articolo 1 della legge n. 266/05, nonché dell'articolo 24 bis del decreto legge 1/2012 coordinato con la legge di conversione 27/2012.
In base alla deliberazione dell'Autorità 232/2015/A il contributo per il funzionamento dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico per l'anno 2015 è pari:
- per i soggetti operanti in Italia nei settori dell'energia elettrica e del gas allo 0,28 per mille dei ricavi relativi all'anno 2014 risultanti dall'ultimo bilancio approvato
- per i soggetti operanti in Italia nel settore del servizio idrico integrato, o di una o più attività che lo compongono, allo 0,25 per mille dei ricavi relativi all'anno 2014 risultanti dall'ultimo bilancio approvato ovvero rendiconto consuntivo per i gestori in forma diretta del SII
Il versamento del contributo non è dovuto per somme uguali o inferiori a 100,00 (cento/00) euro, calcolando tale soglia in modo distinto per ciascuno dei soggetti di cui ai precedenti punti.
Il contributo 2015 deve essere versato entro il 31 luglio 2015.
Tutti i soggetti obbligati al versamento del contributo sono tenuti a comunicare all'Autorità, entro il 15 settembre 2015, i dati relativi alla contribuzione, anche nel caso in cui il contributo non sia dovuto in quanto inferiore o uguale alla soglia di 100,00 (cento/00) euro. Per la comunicazione dei dati relativi alla contribuzione è necessario utilizzare unicamente il sistema informatico di comunicazione disponibile sul sito internet dell'Autorità, previo completamento dell'accreditamento all'Anagrafica operatori dell'Autorità.
Al riguardo, il Direttore della Direzione Affari Generali e Risorse dell'Autorità ha disposto, con Determinazione n. 49/DAGR/2015, le modalità operative relative al versamento e comunicazione del contributo e che il contributo in questione deve essere versato tramite bonifico sui conti corrente bancari intestati all'Autorità presso il proprio Istituto cassiere e di seguito riportati:
A) Per i soggetti operanti nei settori dell'energia elettrica e gas
Autorità per energia elettrica il gas e sistema idrico
P.za Cavour 5, 20121 Milano
(C.F. 97190020152)
IBAN: IT 02 D 05424 01601 000001006000
BANCA POPOLARE DI BARI
In sede di versamento nello spazio della causale dovrà essere specificata la Partita IVA, la dicitura Contributo AEEGSI - ENERGIA 2015 e la ragione sociale (in mancanza della Partita IVA indicare il codice fiscale).
B) Per i soggetti per i soggetti operanti nel settore del servizio idrico integrato
Autorità per energia elettrica il gas e sistema idrico
P.za Cavour 5, 20121 Milano
(C.F. 97190020152)
IBAN: IT 73 F 05424 01601 000001007000
BANCA POPOLARE DI BARI
In sede di versamento nello spazio della causale dovrà essere specificata la Partita IVA, la dicitura Contributo AEEGSI - ACQUA 2015 e la ragione sociale (in mancanza della Partita IVA indicare il codice fiscale).
http://www.autorita.energia.it/it/comunicati/15/150706contributo.htm
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- Documenti di Consultazione:
Consultazione 274/2015/R/idr (pubblicato il 05 giugno 2015)
Termine invio osservazioni 10.07.2015
Consultazione 273/2015/R/idr (pubblicato il 05 giugno 2015)
Termine invio osservazioni 30.07.2015
Delibere:
Delibera 260/2015/R/idr pubblicata il 29 maggio 2015
Determinazione d’ufficio delle tariffe del servizio idrico, per le annualità 2012, 2013, 2014 e 2015
Delibera 245/2015/R/idr pubblicata il 22 maggio 2015
Delibera 244/2015/R/idr pubblicata il 22 maggio 2015
Delibera 243/2015/R/idr
Delibera 229/2015/R/idr
Delibera 228/2015/R/idr
Delibera 227/2015/R/idr
Esclusione dall’aggiornamento delle tariffe del servizio idrico, per le annualità 2014 e 2015
Delibera 211/2015/R/idr
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E' l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) a guidare il network dei regolatori idrici europei, WAREG. Nel corso della quarta assemblea generale dell'organismo Alberto Biancardi, Componente del Collegio del Regolatore italiano, è stato eletto all'unanimità primo Presidente di WAREG-European Water Regulators. Vice Presidenti sono Katherine Russell, del Regolatore scozzese (WICS) e Szilvia Szalóki, del Regolatore ungherese (HEA). I neo-eletti resteranno in carica per 2 anni, con la responsabilità di sviluppare le attività di WAREG e rafforzare il dialogo con istituzioni e stakeholders a livello europeo e internazionale. WAREG è il network europeo di Regolatori dei servizi idrici, nato a Milano nell'aprile 2014 per promuovere la cooperazione fra regolatori del settore idrico, scambiare best practices e promuovere un quadro regolatorio armonizzato e stabile a livello europeo. WAREG ad oggi conta già 18 Membri1 e 5 Osservatori, che diventeranno Membri a breve2 . La sua struttura, oltre al Presidente e i Vice Presidenti, è composta da un Segretariato, un Gruppo di Lavoro Istituzionale e un Gruppo di Lavoro Tecnico.
Membri di WAREG 1. AEEGSI - Italia 2. ANRSC - Romania, Romanian Authority for Public Services 3. CER - Irlanda, Commission for Energy Regulation 4. ECA - Estonia, Estonian Competition Authority 5. ERRU - Albania, Water Regulatory Authority 6. ERSAR - Portogallo, Water and Waste Services Regulation Authority 7. ERSARA - Portugallo (Azzorre), Water and Waste Services Regulation Authority of Azores 8. HEA - Ungheria, Hungarian Energy and Public Utility Regulatory Authority 9. MAGRAMA - Spagna, Ministry of Agriculture, Food and Environment 10. MRA - Malta, Malta Resources Authority 11. NCC - Lituania, National Commission for Energy Control and Prices 12. NIAUR - Irlanda del Nord, Northern Ireland Utility Regulation Authority 13. KSST - Danimarca, Danish Competition and Consumer Authority 14. PUC - Lettonia, Public Utilities Commission 15. SEWRC - Bulgaria, State Energy and Water Regulatory Commission 16. SSW - Grecia, Special Secretariat for Water 17. VMM - Belgio, Flemish Environment Agency 18. WICS - Scozia, Water Industry Commission for Scotland |
Osservatori di WAREG - OFWAT - Inghilterra e Galles, Water Services Regulation Authority - ANRE - Moldova - Ministry of Sustainable Development - Montenegro - HRVATSKE VODE - Croazia - WWRO - Kosovo, Water and Waste Regulatory Office (WWRO)
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A pochi mesi dal vertice Onu di Parigi sul clima, arriva forte e importante il messaggio di Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sii” sui temi dell’ambiente e dei mutamenti climatici e, più in generale, sullo sviluppo umano: "Evitare l'uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quando ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico". Il Papa benedice perfino il 'car sharing': "Condividere un medesimo veicolo tra varie persone". Tra i consigli ambientalisti anche quello di "piantare alberi e spegnere le luci inutili. Tutto ciò fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell'essere umano".
http://speciali.espresso.repubblica.it/pdf/laudato_si.pdf
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Il Consiglio costituzionale Francese convalida il divieto di interrompere la fornitura d’acqua ai morosi sancito da una norma nazionale. Un cliente della Saur (Gestore del servizio idrico in Picardia), al quale il gestore aveva interrotto la fornitura per molti mesi, aveva depositato alla fine del 2014 un ricorso dinanzi al Tribunale di Amiens, in Picardia. Il Tribunale di Grande Istanza di Amiens aveva ordinato il ripristino immediato della fornitura ed ha rimesso il giudizio al Consiglio costituzionale dopo che la Saur aveva depositato l’interrogazione prioritaria. Quest’ultimo a sua volta ha rigettato la richiesta del distributore, che aveva denunciato “un attentato alla libertà contrattuale e alla libertà d’impresa”. La legge Brottes del 15 aprile 2013, il cui decreto di applicazione è del 27 febbraio 2014, vieta ad ogni distributore di interrompere la fornitura dell’acqua nella residenza principale, anche in caso di morosità fino alla durata di un anno; il Consiglio costituzionale ha valutato che l’attentato alla libertà contrattuale e la libertà d’impresa che deriva dal divieto di interruzione della fornitura non è manifestamente sproporzionato in relazione all’obiettivo perseguito dal legislatore. La decisione è particolarmente importante, non solo per la Francia, ma anche e soprattutto per l’Italia, dove nel 2011 un referendum aveva decretato che l’acqua è un bene comune e pubblico.
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Aqp, un’app per trovare fontane pubbliche
Un’applicazione che consente di individuare le fontane pubbliche sul territorio dei Comuni pugliesi fornendo indicazioni per raggiungerle nel più breve tempo possibile. E’ questo il contenuto di FontaninApp, ideata dagli alunni dell’Istituto tecnico industriale di Gioia del Colle (BA) per Acquedotto Pugliese.
L’applicazione, disponibile in due versioni per gli smartphone/tablet Android ed Apple, fornirà inoltre, informazioni su come valutare al meglio l’acqua pubblica, sulle caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche dell’acqua distribuita dall’Acquedotto Pugliese e consigli per una corretta manutenzione degli impianti domestici.
http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/SALA_STAMPA/Iniziative/Fontaninapp
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L’Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) con supporto della Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione, che confronta la qualità delle acque di balneazione raccolte in più di 21.000 siti costieri e interne in tutta l´UE, la Svizzera e l´Albania nel 2014. I dati sono disponibili sia in formato testo (link) che in mappa interattiva (link) con i risultati puntuali di ciascuna zona di balneazione. I risultati principali del 2014:
In confronto, il 91% delle acque di balneazione interne (laghi e fiumi) rispetta almeno gli standard minimi e più del 78% è di qualità eccellente. http://www.eea.europa.eu/media/newsreleases/europeans-continue-enjoying-high-quality |
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La prima joint venture contrattuale tra aziende idriche in house della Lombardia con l'obiettivo di creare “un modello di gestione della risorsa idrica e le sinergie industriali in grado di garantire la qualità del servizio ma anche minori costi per i cittadini”. Il progetto vede insieme Gruppo Cap, BrianzAcque, Uniacque, Padania Acque, Lario Reti Holding, Sal e Pavia Acque, e questi sono i numeri di questa nuova realtà:
- sette gestori in house che insieme garantiscono il servizio idrico a oltre 5 milioni di abitanti (più della metà dei cittadini lombardi);
- i ricavi complessivi superano i 630 milioni di euro;
- insieme servono poco meno di 900 Comuni, dove erogano ogni anno oltre 500 milioni di metri cubi d’acqua, con 24.727 km di rete di acquedotto e 2.733 pozzi.
- i depuratori sono 508, ai quali confluiscono quasi 20mila km di rete fognaria. I;
- nei prossimi cinque anni, le sette aziende investiranno 800 milioni di euro.
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