Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Si riporta integralmente il comunicato dell’AEEGSI del 6 luglio 2015, sulla recente indagine sui costi ambientali e della risorsa acqua.

Determinazione dei costi ambientali e della risorsa del servizio idrico integrato relativi all’anno 2015

“Con il "Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee" emanato dalla Commissione europea nel 2012 (Strategia Blue Print), lo sviluppo di una politica dei prezzi dell'acqua che fosse espressione dei due principi cardine della Direttiva Quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE) - il principio "chi inquina paga" (Polluters Pay Principle) e di "recupero totale dei costi" (Full Cost Recovery Principle) - è stato posto fra le condizionalità ex-ante per l'accesso ai Fondi di Sviluppo Rurali e di Coesione. Già tramite l'adozione del Metodo Tariffario Idrico (MTI) l'Autorità aveva posto le basi per individuare, enucleare e progressivamente portare in evidenza - secondo principi di trasparenza ed accountability - i costi ambientali e della risorsa (ERC), che, in osservanza di quanto disposto dalla Direttiva 2000/60/CE, erano già considerati tra i costi finanziari efficienti di cui la tariffa del servizio idrico garantisce copertura. Nel rispetto delle prescrizioni comunitarie, la deliberazione 643/2013/R/idr, ha previsto di:

  • porre pari a zero, per l'anno 2014, la componente ERC, allo scopo di evitare la doppia contabilizzazione dei costi già riconosciuti alle gestioni nelle determinazioni tariffarie relative all'annualità in questione;
  • esplicitare distintamente - a seguito dello scomputo dei costi ambientali e della risorsa dalle altre componenti tariffarie - il valore della componente ERC, come voce del vincolo ai ricavi del gestore (VRG), a partire dal 2015, nelle more dell'adozione di direttive per la trasparenza della contabilità e per la separazione contabile dei gestori che consentano di giungere ad una disaggregazione dei costi utile al perseguimento degli obiettivi di efficienza e di utilizzo razionale della risorsa auspicati dalla disciplina euro-unitaria.

Anche tenuto conto delle previsioni recate dalla richiamata deliberazione, la Commissione europea con la decisione di esecuzione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014 ha approvato "determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia" - CCI 2014IT16M8PA00 - accordo che prevede, oltre alla valutazione dell'adempimento delle condizionalità ex-ante applicabili a livello nazionale di cui sopra, anche una sintesi delle azioni da intraprendere e il relativo calendario di attuazione. In coerenza con quanto stabilito dalla Commissione europea nella decisione richiamata, l'Autorità, nella deliberazione 662/R/2014/idr - adottata successivamente al documento per la consultazione 539/2014/R/idr -, ha disposto di dar seguito all'individuazione degli ERC per l'anno 2015 secondo le prescrizioni della richiamata deliberazione 643/2013/R/idr ed ha previsto di comunicare gli esiti di questa prima fase di enucleazione entro giugno 2015.

Nella medesima deliberazione 662/2014/R/idr, l'Autorità - in coerenza con le "Linee Guida" che il MATTM stava definendo in materia alla data di pubblicazione del richiamato provvedimento, adottate successivamente con decreto 24 febbraio 2015 n.39 "Regolamento recante i criteri per la definizione del costo della risorsa per i vari settori di impiego dell'acqua" - ha individuato un primo insieme di oneri da ricomprendere nella componente ERC2015, quali:

  • oneri locali (canoni di derivazione e sottensione idrica, contributi a comunità montane),
  • altri costi operativi, per la parte in cui le medesime voci siano destinate "all'attuazione di specifiche misure connesse alla tutela ed alla produzione delle risorse idriche o alla riduzione/eliminazione del danno ambientale o finalizzati a contenere o mitigare il costo-opportunità della risorsa".

L'Autorità, inoltre, ha previsto che i soggetti competenti alla predisposizione tariffaria esplicitassero i costi ambientali e della risorsa - quantificando la componente ERC2015 per ciascuna gestione e rideterminando contestualmente le componenti del vincolo ai ricavi del gestore in cui i costi ambientali e della risorsa fossero già stati eventualmente ricompresi - e trasmettessero all'Autorità i dati e le informazioni a tal fine rilevanti, secondo le modalità e le tempistiche definite nella determinazione n. 4-DSID del 31 marzo 2015. Il termine previsto per l'invio dei dati e delle informazioni richieste è scaduto lo scorso 30 aprile, sebbene l'analisi che segue tenga in considerazione anche comunicazioni trasmesse all'Autorità in data successiva. Appare opportuno specificare che, nelle more della definizione della disciplina dell'unbundling contabile, si è deciso di rimandare la puntuale attribuzione, alla componente ERC, dei costi delle immobilizzazioni relativi al servizio di depurazione alla successiva fase di enucleazione dei costi ambientali e della risorsa, prevista per il secondo periodo regolatorio.

Le informazioni ed i dati in ordine all'esplicitazione dei costi ambientali e della risorsa sono stati trasmessi da 63 Enti d'Ambito e da altri 2 soggetti competenti e riguardano, essenzialmente con riferimento alla voce "Oneri locali", 256 gestioni che erogano il servizio a 46 milioni di abitanti.

Risulta che nella componente ERC, per l'anno 2015, sono stati esplicitati:

  • 89 milioni di euro precedentemente ricompresi tra gli oneri locali: detto ammontare rappresenta la quota parte degli oneri locali (canoni di derivazione e sottensione idrica, contributi per consorzi di bonifica, contributi a comunità montane, oneri per aree di salvaguardia ed altri oneri locali) che può essere ricondotta ad iniziative di tutela e protezione della risorsa idrica.
  • 257 milioni di euro, precedentemente quantificati tra gli altri costi operativi: l'importo in questione rappresenta una stima dei costi operativi attribuibili ai costi ambientali e della risorsa con riferimento ad un campione significativo di gestori - selezionato con preferenza per le gestioni "monoutility" (con adeguati standard di servizio offerto) che sappiamo essere dotate di infrastrutture e svolgere attività tali da poter essere ricondotte alla voceERC - che erogano il servizio ad oltre 17 milioni di abitanti, residenti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna. In particolare, detta stima riguarda i costi ricompresi tra i costi ambientali evidenziati nell'ambito del DCO 539/2014/R/idr, ossia:
    • gli oneri relativi alla depurazione sostenuti per ottemperare agli obblighi derivanti della Direttiva 91/271/CE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, che rientra tra le misure atte a riparare al "danno" ambientale che provoca un refluo non trattato conformemente alle disposizioni vigenti rispetto al refluo di qualità corrispondente agli standard stabiliti;
    • gli eventuali oneri residui - relativi al 2013 - afferenti "alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonché quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e programmati dai piani d'ambito" di cui all'art. 8-sexies del d.l. 208/08.

L'esplicitazione della quota parte di altri costi operativi da attribuire alla componente ERC2015 è stata effettuata d'ufficio, dall'Autorità, sulla base delle specifiche comunicazioni all'uopo ricevute da un numero estremamente limitato di soggetti competenti e considerando le informazioni disponibili in ordine al grado di sviluppo della depurazione in alcune aree del Paese. La valorizzazione complessiva della componente ERC2015 è stata ottenuta sommando alla quota parte degli oneri locali, la stima dei costi operativi attribuibili ai costi ambientali e della risorsa, e restituisce uno scenario in cui risultano esplicitabili come costi ambientali e della risorsa, per l'anno 2015, costi operativi per 346 milioni di euro.

L'Autorità, nel contribuire, per quanto di competenza, all'attuazione degli accordi pattuiti tra Stato italiano e Commissione europea tramite la decisione sopra richiamata, secondo le modalità previste dalla deliberazione 662/2014/R/idr, ha comunicato in data 26 giugno gli esiti di questa prima fase di enucleazione e determinazione dei costi ambientali e della risorsa al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed al Direttore dell'Agenzia per la Coesione Territoriale.”

.   

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

362/2015/R/idr - Determinazione d’ufficio delle tariffe del servizio idrico per il grossista Acqua Campania S.p.a., con riferimento al primo periodo regolatorio 2012-2015

Provvede a determinare d'ufficio, per il primo periodo regolatorio 2012-2015, il moltiplicatore tariffario teta (pari a 0,9) per il grossista Acqua Campania S.p.A., per il quale sono stati trasmessi in forma incompleta i dati, gli atti e le informazioni necessarie a valutare la congruità dei costi di cui si chiede il riconoscimento in tariffa, nonché la coerenza degli stessi con le adeguate certificazioni degli elementi di costo e investimento.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/362-15.htm

 

361/2015/R/idr -Determinazione d’ufficio delle tariffe del servizio idrico per le annualità 2012, 2013, 2014 e 2015

Provvede a determinare d'ufficio il moltiplicatore tariffario teta (pari a 0,9) per un gruppo di gestioni che risulta aver trasmesso i dati e gli atti richiesti in modo incompleto e tale da non consentirne l'utilizzo ai fini tariffari.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/361-15.htm

 

338/2015/R/idr - Determinazione d’ufficio delle tariffe del servizio idrico per il grossista Regione Campania, con riferimento al primo periodo regolatorio 2012-2015

Provvede a determinare d'ufficio, per il primo periodo regolatorio 2012-2015, il moltiplicatore tariffario teta (pari a 0,9) per il grossista Regione Campania che risulta aver trasmesso i dati e gli atti richiesti in modo incompleto e tale da non consentirne l'utilizzo ai fini tariffari.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/338-15.htm

 

337/2015/R/idr - Esclusione dall’aggiornamento delle tariffe del servizio idrico, per le annualità 2012, 2013, 2014 e 2015

Provvede ad escludere dall'aggiornamento tariffario - ponendo il teta massimo pari a 1 - le gestioni che ricadono nei casi di cui all'articolo 3 della deliberazione 585/2012/R/idr, all'articolo 2 della deliberazione 88/2013/R/idr e all'articolo 7 della deliberazione 643/2013/R/idr.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/337-15.htm

 

325/2015/R/idr - Esclusione dall'aggiornamento delle tariffe del servizio idrico, per le annualità 2012, 2013, 2014 e 2015

Provvede ad escludere dall'aggiornamento tariffario - ponendo il teta massimo pari a 1 - le gestioni che ricadono nei casi di cui all'articolo 3 della deliberazione 585/2012/R/IDR, all'articolo 2 della deliberazione 88/2013/R/IDR e all'articolo 7 della deliberazione 643/2013/R/IDR.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/325-15.htm

 

324/2015/R/idr - Determinazione d'ufficio delle tariffe del servizio idrico, per le annualità 2012, 2013, 2014 e 2015

Provvede a determinare d’ufficio il moltiplicatore tariffario teta (pari a 0,9) per un gruppo di gestioni che risulta aver trasmesso i dati e gli atti richiesti in modo incompleto e tale da non consentirne l’utilizzo ai fini tariffari.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/324-15.htm

 

312/2015/R/idr - Determinazioni in ordine alle predisposizioni tariffarie proposte dall’Ente d’Ambito Provincia di Imperia, per gli anni 2014 e 2015

Il presente provvedimento provvede ad escludere dall'aggiornamento tariffario, ponendo provvisoriamente il valore del moltiplicatore ϑ pari ad 1, per gli anni 2014 e 2015, il gestore Rivieracqua S.c.p.A., ovvero le singole gestioni (non ancora interessate da provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità) a cui la medesima società non risulta attualmente subentrata, nelle more dell'acquisizione degli ulteriori elementi finalizzati alla conclusione del procedimento di approvazione tariffaria.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/312-15.htm

 

311/2015/R/idr pubblicata il 26 giugno 2015

Avvio di un’indagine conoscitiva sui comuni esercenti i servizi idrici interessati da procedure di riequilibrio finanziario pluriennale

Provvede ad avviare una indagine conoscitiva sui Comuni esercenti i servizi idrici interessati da procedure di riequilibrio finanziario pluriennale.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/311-15.htm

 

310/2015/R/idr pubblicata il 26 giugno 2015

Esclusione temporanea dall’aggiornamento tariffario per taluni Comuni esercenti i servizi idrici assoggettati a procedure di riequilibrio finanziario

Provvede ad escludere dall'aggiornamento tariffario, ponendo provvisoriamente il valore del moltiplicatore ϑ pari ad 1, per il primo periodo regolatorio 2012-2015, taluni Comuni esercenti i servizi idrici assoggettati a procedure di riequilibrio finanziario, nelle more dell'acquisizione degli elementi finalizzati alla conclusione del procedimento di approvazione tariffaria.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/310-15.htm

 

295/2015/R/idr pubblicata il 19 giugno 2015

Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dal Consorzio Ato 5 Enna in liquidazione

Approva lo specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dal Consorzio ATO 5 Enna in liquidazione per il gestore Acquaenna S.c.p.A

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/295-15.htm

 

Valutazione attuale: 3 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella inattivaStella inattiva

Il poeta latino Ovidio, all'interno del poema "Metamorfosi", dedica una discreta importanza all'elemento dell'acqua, sfondo di diversi miti. Alcuni tra i più interessanti presentano caratteri simili. Sicuramente il più conosciuto è quello del fanciullo di nome Narciso, il quale, punito dalla dea Nemesi per avere disprezzato la ninfa Eco, osservando un limpido specchio d'acqua si invaghì della propria immagine in esso riflessa ed accorgendosi la splendida figura che lo guardava dalla pozza apparteneva a lui stesso, si lasciò morire di dolore per l'impossibilità di ottenere ciò che desiderava. Crudele anche  la sorte di Aretusa, figlia di Nereo. Il dio Alfeo si innamorò di lei, ma Aretusa fuggì sull'isola di Ortigia, dove però la dea Artemide la tramutò in una fonte. Bacco da giovane venne rapito dai pirati, i quali non lo riconobbero ad eccezione del timoniere Acete, ma i suoi ammonimenti non furono ascoltati, e il dio, accortosi che i pirati lo stavano ingannando riguardo alla direzione della nave, blocca i remi con rami d'edera e l'albero maestro con una vite e punisce i pirati trasformandoli tutti in delfini. La dea Latona fu costretta da Giunone a fuggire dall'isola di Delo perchè la moglie di Giove era gelosa dei figli che essa aveva avuto da suo marito, Apollo e Diana, con i quali raggiunse la Licia, regione dell'Asia. Latona e i figli, spossati dal caldo e dalla sete, avvistarono una palude e alcuni contadini sulla riva, che però cacciano in malo modo i tre bisognosi. La dea allora si infuriò terribilmente e li obbligò a vivere per sempre nella palude sotto forma di placide rane.

 

Valutazione attuale: 1 / 5

Stella attivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

L’atto di costituzione della  società è avvenuto il 10 giugno, presso la Sala Consiglio di Villa Recalcati, sede della Provincia.  Alfa srl è una società totalmente pubblica che, sulla base della scelta fatta dai sindaci stessi, è controllata in-house, ovvero da tutti i Comuni soci.  Alfa srl gestirà il servizio idrico integrato di 95 comuni della provincia di Varese su 139.

http://www.provincia.va.it/it/66201/13849

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva

La deliberazione del 21 maggio 2015 n. 232/2015/A ha determinato la misura dell'aliquota del contributo agli oneri di funzionamento dell'Autorità per l'energia elettrica gas e il sistema idrico dovuto dai soggetti operanti nei settori dell'energia elettrica, del gas e del servizio idrico integrato ai sensi del comma 68 bis dell'articolo 1 della legge n. 266/05, nonché dell'articolo 24 bis del decreto legge 1/2012 coordinato con la legge di conversione 27/2012.
In base alla deliberazione dell'Autorità 232/2015/A il contributo per il funzionamento dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico per l'anno 2015 è pari:

  • per i soggetti operanti in Italia nei settori dell'energia elettrica e del gas allo 0,28 per mille dei ricavi relativi all'anno 2014 risultanti dall'ultimo bilancio approvato
  • per i soggetti operanti in Italia nel settore del servizio idrico integrato, o di una o più attività che lo compongono, allo 0,25 per mille dei ricavi relativi all'anno 2014 risultanti dall'ultimo bilancio approvato ovvero rendiconto consuntivo per i gestori in forma diretta del SII

Il versamento del contributo non è dovuto per somme uguali o inferiori a 100,00 (cento/00) euro, calcolando tale soglia in modo distinto per ciascuno dei soggetti di cui ai precedenti punti.

Il contributo 2015 deve essere versato entro il 31 luglio 2015.

Tutti i soggetti obbligati al versamento del contributo sono tenuti a comunicare all'Autorità, entro il 15 settembre 2015, i dati relativi alla contribuzione, anche nel caso in cui il contributo non sia dovuto in quanto inferiore o uguale alla soglia di 100,00 (cento/00) euro. Per la comunicazione dei dati relativi alla contribuzione è necessario utilizzare unicamente il sistema informatico di comunicazione disponibile sul sito internet dell'Autorità, previo completamento dell'accreditamento all'Anagrafica operatori dell'Autorità.
Al riguardo, il Direttore della Direzione Affari Generali e Risorse dell'Autorità ha disposto, con Determinazione n. 49/DAGR/2015, le modalità operative relative al versamento e comunicazione del contributo e che il contributo in questione deve essere versato tramite bonifico sui conti corrente bancari intestati all'Autorità presso il proprio Istituto cassiere e di seguito riportati:

A) Per i soggetti operanti nei settori dell'energia elettrica e gas
Autorità per energia elettrica il gas e sistema idrico
P.za Cavour 5, 20121 Milano
(C.F. 97190020152)
IBAN: IT 02 D 05424 01601 000001006000
BANCA POPOLARE DI BARI
In sede di versamento nello spazio della causale dovrà essere specificata la Partita IVA, la dicitura Contributo AEEGSI - ENERGIA 2015 e la ragione sociale (in mancanza della Partita IVA indicare il codice fiscale).

B) Per i soggetti per i soggetti operanti nel settore del servizio idrico integrato
Autorità per energia elettrica il gas e sistema idrico
P.za Cavour 5, 20121 Milano
(C.F. 97190020152)
IBAN: IT 73 F 05424 01601 000001007000
BANCA POPOLARE DI BARI
In sede di versamento nello spazio della causale dovrà essere specificata la Partita IVA, la dicitura Contributo AEEGSI - ACQUA 2015 e la ragione sociale (in mancanza della Partita IVA indicare il codice fiscale).

http://www.autorita.energia.it/it/comunicati/15/150706contributo.htm

 

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Il consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’Ambito di Lecco, nella seduta del 30 giugno 2015, ha approvato la delibera avente ad oggetto la proposta di affidamento del servizio idrico integrato della provincia Lecco per il periodo 1 Gennaio 2016 – 31 Dicembre 2035 alla società Lario Reti Holding con la modalità dell’in-house providing, cioè dell’affidamento diretto senza gara ad una società a totale partecipazione pubblica.

L'affidamento formale, sarebbe ora subordinato alla modifica dello Statuto, della composizione societaria, ecc., in quanto, come chiarito dalla sentenza della Corte dei Conti della Lombardia n. 195 del 13 maggio2015, i presupposti dell'in-house, del controllo analogo di primo livello, devono sussistere al momento dell''affidamento stesso e non essere acquisiti successivamente.

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

E' l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) a guidare il network dei regolatori idrici europei, WAREG. Nel corso della quarta assemblea generale dell'organismo Alberto Biancardi, Componente del Collegio del Regolatore italiano, è stato eletto all'unanimità primo Presidente di WAREG-European Water Regulators. Vice Presidenti sono Katherine Russell, del Regolatore scozzese (WICS) e Szilvia Szalóki, del Regolatore ungherese (HEA). I neo-eletti resteranno in carica per 2 anni, con la responsabilità di sviluppare le attività di WAREG e rafforzare il dialogo con istituzioni e stakeholders a livello europeo e internazionale. WAREG è il network europeo di Regolatori dei servizi idrici, nato a Milano nell'aprile 2014 per promuovere la cooperazione fra regolatori del settore idrico, scambiare best practices e promuovere un quadro regolatorio armonizzato e stabile a livello europeo.  WAREG ad oggi conta già 18 Membri1 e 5 Osservatori, che diventeranno Membri a breve2 . La sua struttura, oltre al Presidente e i Vice Presidenti, è composta da un Segretariato, un Gruppo di Lavoro Istituzionale e un Gruppo di Lavoro Tecnico.

 

 

                                                                                                                                                                                              

Membri di WAREG 

1. AEEGSI - Italia

2. ANRSC - Romania, Romanian Authority for Public Services

3. CER - Irlanda, Commission for Energy Regulation

4. ECA - Estonia, Estonian Competition Authority

5. ERRU - Albania, Water Regulatory Authority

6. ERSAR - Portogallo, Water and Waste Services Regulation Authority

7. ERSARA - Portugallo (Azzorre), Water and Waste Services Regulation Authority of Azores

8. HEA - Ungheria, Hungarian Energy and Public Utility Regulatory Authority

9. MAGRAMA - Spagna, Ministry of Agriculture, Food and Environment

10. MRA - Malta, Malta Resources Authority

11. NCC - Lituania, National Commission for Energy Control and Prices 

12. NIAUR - Irlanda del Nord, Northern Ireland Utility Regulation Authority

13. KSST - Danimarca, Danish Competition and Consumer Authority

14. PUC - Lettonia, Public Utilities Commission

15. SEWRC - Bulgaria, State Energy and Water Regulatory Commission

16. SSW - Grecia, Special Secretariat for Water

17. VMM - Belgio, Flemish Environment Agency

18. WICS - Scozia, Water Industry Commission for Scotland

Osservatori di WAREG

- OFWAT - Inghilterra e Galles, Water Services Regulation Authority

- ANRE - Moldova

- Ministry of Sustainable Development - Montenegro

- HRVATSKE VODE - Croazia

- WWRO - Kosovo, Water and Waste Regulatory Office (WWRO)

 


 

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Il Governatore della Regione  Campania Vincenzo De Luca con una nota stampa ha chiarito che “L'acqua deve restare un bene comune. Siamo pertanto per un governo pubblico delle acque, che garantisca un ciclo industriale virtuoso per Ambiti territoriali ottimali, dimensionati per ridurre i costi ed avere una gestione vicina alle esigenze dei territori e dei cittadini”. “E' necessario superare - continua De Luca - ogni ipotesi di gestore unico dell'intero ciclo su base regionale e definire un severo piano industriale per la riorganizzazione del comparto. Saranno queste le linee guida della legge regionale sul ciclo integrato delle acque in Campania. Una nuova legge è ormai indifferibile, anche per scongiurare interventi sostitutivi del Governo nazionale e per dotare la Campania di una normativa moderna, superando finalmente, dopo ben 18 anni la legge 14 del 1997.

http://www.regioni.it/dalleregioni/2015/07/16/presidente-de-luca-lacqua-deve-restare-un-bene-comune-413967/

 

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Il Consiglio costituzionale Francese convalida il divieto di interrompere la fornitura d’acqua ai morosi sancito da una norma nazionale. Un cliente della Saur (Gestore del servizio idrico in Picardia), al quale il gestore aveva interrotto la fornitura per molti mesi, aveva depositato alla fine del 2014 un ricorso dinanzi al Tribunale di Amiens, in Picardia. Il Tribunale di Grande Istanza di Amiens aveva ordinato il ripristino immediato della fornitura ed ha rimesso il giudizio al Consiglio costituzionale dopo che la Saur aveva depositato l’interrogazione prioritaria. Quest’ultimo a sua volta ha rigettato la richiesta del distributore, che aveva denunciato “un attentato alla libertà contrattuale e alla libertà d’impresa”. La legge Brottes del 15 aprile 2013, il cui decreto di applicazione è del 27 febbraio 2014, vieta ad ogni distributore di interrompere la fornitura dell’acqua nella residenza principale, anche in caso di morosità fino alla durata di un anno; il Consiglio costituzionale ha valutato che l’attentato alla libertà contrattuale e la libertà d’impresa che deriva dal divieto di interruzione della fornitura non è manifestamente sproporzionato in relazione all’obiettivo perseguito dal legislatore. La decisione è particolarmente importante, non solo per la Francia, ma anche e soprattutto per l’Italia, dove nel 2011 un referendum aveva decretato che l’acqua è un bene comune e pubblico.

http://www.altragricolturanordest.it/dettaglio.asp?Id=2886

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva

La Corte Costituzionale con la sentenza n. 142/2015, depositata il 9 luglio 2015, ha stabilito che la Regione Valle d'Aosta può determinare autonomamente le tariffe del servizio idrico integrato, senza l'intervento dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico.

La disciplina della tariffa del servizio idrico integrato, come già chiarito dalla Consulta, «è ascrivibile alla materia della tutela dell’ambiente e a quella della tutela della concorrenza, ambedue di competenza legislativa esclusiva dello Stato» (sentenze n. 67 del 2013, n. 29 del 2010 e n. 246 del 2009), ma tale giurisprudenza, riferita al riparto delle attribuzioni fra lo Stato e le Regioni ad autonomia ordinaria, non è immediatamente trasponibile nell’odierno giudizio di costituzionalità, nel quale vengono in evidenza le speciali competenze spettanti statutariamente alla Regione autonoma Valle d’Aosta. (Vedi approfondimento)

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

L’Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) con supporto della Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione, che confronta la qualità delle acque di balneazione raccolte in più di 21.000 siti costieri e interne in tutta l´UE, la Svizzera e l´Albania nel 2014. I dati sono disponibili sia in formato testo (link) che in mappa interattiva (link) con i risultati puntuali di ciascuna zona di balneazione. I risultati principali del 2014:

  • Oltre il 95% delle zone di balneazione soddisfa i requisiti minimi, l´83% ha raggiunto il livello ancor più rigoroso di qualità eccellente;
  • Solo 409 zone di balneazione, ossia meno del 2% del totale, sono state giudicate di scarsa qualità;
  • Il numero più elevato di siti di balneazione con una scarsa qualità delle acque è stato registrato in Italia (107 zone di balneazione, pari al 2%), Francia (105 zone di balneazione, 3%) e Spagna (67 zone di balneazione, 3%);
  • In generale le spiagge costiere raggiungono ottimi risultati, con quasi il 97% delle zone dell´UE che rispetta gli standard minimi e oltre l´85% classificato di qualità eccellente;
  • La qualità delle acque di balneazione di tutte le spiagge costiere in Slovenia, a Malta e a Cipro è stata classificata eccellente;

In confronto, il 91% delle acque di balneazione interne (laghi e fiumi) rispetta almeno gli standard minimi e più del 78% è di qualità eccellente.

http://www.eea.europa.eu/media/newsreleases/europeans-continue-enjoying-high-quality