Con la delibera n. 543/2023 l'Autorità sottopone a consultazione i criteri alla base del metodo tariffario idrico per il quarto periodo regolatorio, attinenti in particolare alle regole per il calcolo dei costi ammessi al riconoscimento in tariffa e all'individuazione dei parametri macroeconomici di riferimento. I soggetti interessati possono inviare all’Autorità le proprie osservazioni e proposte in forma scritta, compilando l’apposito modulo interattivo disponibile sul sito internet dell’Autorità o, in alternativa, all’indirizzo PEC istituzionale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.), entro il 12 dicembre 2023. https://www.arera.it/it/docs/23/543-23.htm
EFRWS è il Forum Europeo sulla Regolamentazione dei Servizi Idrici. Si tratta della prima conferenza multi-stakeholder incentrata interamente sulla regolamentazione economica nel settore dell'acqua potabile e delle acque reflue.
EFRWS23, il terzo Forum europeo sulla regolamentazione dei servizi idrici, che si terrà il 6 dicembre 2023 a Bruxelles e anche on line, si concentrerà sull'evoluzione della legislazione europea per raggiungere gli obiettivi del Green Deal dell'UE. Le implicazioni economiche e sociali nel settore idrico, la neutralità climatica e la resilienza idrica saranno al centro della discussione con i regolatori europei delle risorse idriche, le istituzioni dell'UE e le parti interessate.
In particolare EFRWS23 si concentrerà sui seguenti argomenti:
- Sessione 1: La nuova direttiva UE sul trattamento delle acque reflue urbane; Potenziali implicazioni per i clienti e l'industria dell'acqua nell'UE - Sessione 2: La visione dell'UE per la neutralità climatica e il nesso tra risorse idriche ed energia -Sessione 3: Resilienza climatica e adattamento dei servizi idrici nell'UE e nei paesi limitrofi dell'UE
Con la Delibera 17 ottobre 2023 n. 477/2023/R/idr, l'Autorità provvede all'applicazione del meccanismo incentivante della regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato (RQTI) per il biennio 2020-2021. https://www.arera.it/it/docs/23/477-23.htm
Nella delibera n. 541/2023 l'Autorità illustra gli orientamenti in merito all'aggiornamento della regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato (RQTI), avviato con deliberazione 440/2023/R/idr, volto a rafforzare il set di indicatori in vigore e ad introdurre ulteriori standard, anche alla luce dello scenario climatico in atto e delle più recenti novità legislative in materia di qualità. I soggetti interessati possono inviare all’Autorità le proprie osservazioni e proposte in forma scritta, compilando l’apposito modulo interattivo disponibile sul sito internet dell’Autorità o, in alternativa, all’indirizzo PEC istituzionale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.), entro il 12 dicembre 2023. https://www.arera.it/it/docs/23/541-23.htm
Con la Delibera 17 ottobre 2023 n. 476/2023/R/idr, l'Autorità conclude il procedimento per le valutazioni quantitative, relative al biennio 2020-2021, previste dal meccanismo di incentivazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato di cui al Titolo XIII dell'Allegato A alla deliberazione 655/2015/R/IDR (RQSII) https://www.arera.it/it/docs/23/476-23.htm
1) Delibera 31 ottobre 2023 n. 498/2023/R/idr: approvazione della revisione tariffaria infra periodo, proposto dal Consiglio di bacino Veneto orientale per il gestore Alto Trevigiano Servizi S.p.A. https://www.arera.it/it/docs/23/498-23.htm
1) Delibera 17 ottobre 2023 n. 478/2023/R/idr: approvazione della revisione tariffaria infra periodo, proposto dall'Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti per il gestore CADF S.p.A. https://www.arera.it/it/docs/23/478-23.htm
2) Delibera 10 ottobre 2023 n. 463/2023/R/idr: approvazione della revisione tariffaria infra periodo, proposto dall’Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti per il gestore Acquedotto Poiana S.p.A https://www.arera.it/it/docs/23/463-23.htm
3) Delibera 26 settembre 2023 n. 425/2023/R/idr: approvazione della revisione tariffaria infra periodo, proposto dall'Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti per il gestore Acquedotto del Carso S.p.A. https://www.arera.it/it/docs/23/425-23.htm
Arera ha pubblicato le scadenze 2023 relative al calcolo degli oneri di funzionamento Arera (su ricavi 2022). Per i gestori del servizio idrico integrato il calcolo va effettuato secondo la relativa aliquota pubblicata nella Deliberazione n. 395/2023/A pari allo 0,27 per mille dei ricavi relativi all'anno 2022 risultanti dall'ultimo bilancio approvato ovvero rendiconto consuntivo per i gestori in forma diretta del SII. 15 novembre 2023 - scadenza versamento
15 gennaio 2024 - scadenza registrazione dati su portale (PER TUTTI)
Si ricorda che il versamento non va effettuato se il risultato del calcolo è uguale o inferiore a 100,00 (cento/00) euro mentre tutti i gestori devono ufficializzare i dati sul portale. A questo link, la delibera: https://www.arera.it/it/docs/23/395-23.htm
ENEA ha sviluppato una nuova metodologia di analisi per valutare l’impatto delle industrie sulle risorse idriche locali, come fiumi e laghi, nell’ambito del progetto RECIProCO finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La metodologia prevede il calcolo di tre indicatori in grado di dare una valutazione dell’impatto degli usi idrici industriali sui bacini e sottobacini:
l’Indice di stress idrico di consumo e prelievo (Water Consumption Stress Index – WCSI): fornisce una descrizione dello stato delle risorse idriche locali, tenendo conto del bilancio annuale medio a livello di sottobacino dell’acqua prelevata e consumata, della variabilità stagionale, dei periodi critici e delle tendenze storiche;
l’Indice di impatto totale dell’insediamento industriale (Overall Factory Basin Index – OFBI)sul bacino idrografico locale: caratterizza il ciclo idrico dell’azienda integrando informazioni sui prelievi, i consumi, le restituzioni e le perdite d’acqua;
l’Indice di riuso idrico aziendale (Internal Water Reuse – IWR): valuta l’efficienza dell’uso dell’acqua da parte dell’industria.
L’indice è stato testato in alcune aziende italiane due cartiere dove è stata testata la nuova metodologia si trovano nei sottobacini del Brenta-Baccaglione (Veneto) e dell’Arno (Toscana), mentre l’impresa tessile è ubicata nei pressi del fiume Ticino (Lombardia). “In generale questi due settori produttivi si caratterizzano per un elevato consumo di acqua ma esiste chiaramente una differenza nell’equilibrio delle risorse idriche tra i sottobacini considerati: l’Arno è quello che presenta le maggiori criticità per lo sfruttamento idrico, la quantità d’acqua disponibile e la variabilità stagionale”, spiega Luigi Petta, responsabile del Laboratorio ENEA di Tecnologie per l’uso e gestione efficiente di acqua e reflui e coautore dello studio insieme ai ricercatori Gianpaolo Sabia, Davide Mattioli e Michela Langone.
Nello specifico, l’analisi dei tre sottobacini ha evidenziato una significativa differenza tra il Nord Italia caratterizzato da uno stress idrico contenuto e il Centro Italia che presenta invece situazioni di sofferenza idrica medio-alta, anche se la situazione più critica si registra in Sicilia e in gran parte della Puglia e della Basilicata.
Per quanto riguarda l’impatto totale dell’insediamento industriale, l’indice OFBI varia da un minimo dell’azienda tessile lombarda sul bilancio idrico del Ticino (0,002%) a un massimo della cartiera toscana sull’Arno (0,192%), che però risulta la più virtuosa in termini di riuso idrico (98%).
Sulla base dei casi di studio, la metodologia che ENEA propone è risultata in grado di valutare l’impatto effettivo di uno specifico insediamento produttivo sui corpi idrici locali di fornire così alle amministrazioni locali, ai consumatori e alle stesse imprese informazioni utili per conoscere e valutare l’impatto sullo stress idrico locale. L’incremento della popolazione e il cambiamento climatico sono tra le cause principali di un’insostenibile pressione sulle riserve idriche a livello globale: la domanda annuale di acqua è di circa 4.600 miliardi di m3 ma entro il 2050 potrebbe arrivare a sfiorare i 6.000 miliardi di m3 l’anno. Risulta quindi essenziale identificare metodologie affidabili per valutare l’impatto delle attività, in particolare quelle industriali, sulle risorse idriche locali anche per supportare l’adozione di nuovi modelli produttivi e di consumo che minimizzino l’uso dell’acqua.
Per approfondimenti l’articolo completo ENEA al seguente link.
Il DCO n. 224/2023 illustra gli orientamenti generali dell'Autorità per la definizione dell'impianto del metodo tariffario MTI-4 per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono, in conformità ai principi derivanti dalla normativa eurounitaria e nazionale.
In seguito ad alcune richieste di chiarimenti pervenute agli uffici dell'Autorità da parte di Gestori del servizio idrico integrato relativamente alla corretta applicazione dell'articolo 14 comma 14.6 dell'Allegato A alla deliberazione 63/2021/R/com, Arera ha condiviso il seguente testo:
"Il dubbio sollevato dagli operatori riguarda il riconoscimento del bonus sociale idrico anche nei casi in cui, pur in presenza di un POD attivo e ad uso domestico, il nucleo familiare ISEE potenzialmente agevolabile non sia servito da una fornitura idrica.
Al riguardo preme innanzitutto ribadire che il d.P.C.M., istitutivo del bonus sociale idrico, (d.P.C.M. 13 ottobre 2016, recante "Tariffa sociale del servizio idrico integrato") ha individuato i soggetti aventi diritto all'agevolazione, stabilendo che sia riconosciuto "un bonus acqua per tutti gli utenti domestici residenti, ovvero nuclei familiari, di cui sono accertate le condizioni di disagio economico sociale ", specificando quindi che l'agevolazione possa essere riconosciuta esclusivamente agli utenti del servizio idrico che attestano di avere una dichiarazione ISEE sotto una determinata soglia individuata dalla normativa vigente.
Nel rispetto delle previsioni del sopracitato d.P.C.M. e, al fine di dare attuazione alle disposizioni di cui all'articolo 57-bis del decreto-legge 124/19 in materia di automatismo, la deliberazione 63/2021/R/com ha regolato le modalità di riconoscimento del bonus sociale idrico a favore delle utenze dirette e indirette, semplificando altresì i controlli di competenza in capo al gestore idrico in presenza di utenze indirette.
In particolare, con specifico riferimento alle utenze indirette, la menzionata deliberazione ha semplificato i controlli di competenza in capo al gestore idrico. In particolare, l'articolo 14, comma 14.6. dell'Allegato A alla deliberazione 63/2021/R/com ha previsto che, qualora il gestore idrico non identifichi una fornitura associata ad uno dei Codici Fiscali dei componenti maggiorenni del nucleo familiare ISEE che soddisfi le condizioni di ammissibilità al bonus (articolo 7, comma 7.1 e articolo 14, comma 14.2), ma verifichi comunque che tale nucleo familiare ISEE sia intestatario di un POD attivo e domestico, il gestore proceda a corrispondere l'agevolazione (mediante contributo una tantum), assumendo, pertanto, che il nucleo familiare ISEE sia servito da una fornitura idrica centralizzata.
Al riguardo si chiarisce tuttavia che, qualora il gestore idrico riceva dei flussi di dati dal Sistema Informativo Integrato relativi a nuclei familiari potenzialmente classificabili come utenze indirette (in virtù dell'associazione di un POD attivo e ad uso domestico), il cui indirizzo di abitazione sia ubicato in località/territorio non servito dalla rete idrica del medesimo gestore, non si dovrà procedere alla corresponsione dell'agevolazione. In questo caso, infatti, viene a mancare uno dei requisiti necessari per ottenere il bonus sociale, ossia la presenza di un regolare contratto e di una fornitura attiva. Infatti, in tali fattispecie, nessun componente del nucleo familiare può essere considerato utente, diretto o indiretto, del servizio, come previsto dalla normativa primaria sopra citata, e in quanto tale beneficiare dell'erogazione del bonus sociale idrico.
Si precisa in ultimo che, nei casi in cui il nucleo familiare (o il condominio in caso di utenze indirette) abbia attivato un regolare contratto solo per uno o due dei servizi compresi nel computo complessivo del bonus (acquedotto, fognatura e depurazione) il gestore territorialmente competente dovrà corrispondere l'agevolazione relativa ai soli servizi attivi."