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1 Superare le gestioni in economia

Garantire l’immediato trasferimento alle Regioni dell’esercizio delle funzioni ed il mantenimento delle stesse per tutta la durata dell’affidamento a regime del Servizio Idrico Integrato, in tutti quei territori in cui la legge Galli prima, e il Testo Unico Ambientale dopo, non sono mai state attuate e persistono le gestioni in economia;

2 Rafforzare le capacità gestionali
Utilizzare in tempi rapidi parametri oggettivi di capacità gestionale (ARERA) sulla base dei quali effettuare verifiche semestrali. Alla verificata incapacità gestionale dovrà seguire una delibera dell’EGATO che motivi la prosecuzione della concessione, oppure la sua revoca con contestuale affidamento a un nuovo gestore con adeguato « rating » di capacità;

3 Favorire le aggregazioni
Favorire le aggregazioni tra aziende rafforzando gli attuali assetti anche prevedendo incentivi economici e/o le aggregazioni per riperimetrazioni, valutando l’efficienza di affidamenti per ambiti più ampi, non legati necessariamente a linee di demarcazione di carattere amministrativo e più aderenti alle esigenze operative;

4 Sostenere un approccio integrato
Prevedere, per favorire l’adattamento delle infrastrutture agli effetti dei cambiamenti climatici, un allargamento del perimetro di attività dei gestori che ricomprenda il campo delle infrastrutture per il riuso, la gestione sostenibile delle acque meteoriche, il recupero energetico e di materia, il drenaggio urbano e il governo di infrastrutture di livello distrettuale quali invasi ad uso plurimo e interconnessioni sovraregionali.


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ACQUA: SPESA PER INVESTIMENTI SI CONFERMA INTORNO AI 13,6 MILIARDI DI EURO. REALIZZATI GLI INTERVENTI PROGRAMMATI
Nel corso del 2023 l’Autorità ha proseguito le istruttorie volte all’approvazione dell’aggiornamento biennale (2022-2023) delle predisposizioni tariffarie. Alla data del 31 dicembre 2023, gli atti di determinazione tariffaria adottati dall’Autorità, per il biennio 2022-2023, hanno riguardato complessivamente 67 gestioni, interessando 30.830.746 abitanti.
Con riferimento al campione, composto da 130 gestioni per le quali la proposta di aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie è stata trasmessa all’Autorità (che servono complessivamente 48.736.089 abitanti), la variazione media (rispetto all’anno precedente) dei corrispettivi applicati all’utenza nel 2023 risulta pari a +4,56% con una certa eterogeneità a livello geografico: +3,67% nell’area Sud e Isole, +3,97% nel Nord-Est, +4,22% nel Centro, e a +5,87% nel Nord-Ovest. Sulla base dei Pdi trasmessi all’Autorità per il medesimo campione, gli investimenti programmati per il quadriennio 2020-2023 – al lordo delle previsioni in ordine alla disponibilità di finanziamenti pubblici per la realizzazione di infrastrutture idriche – risultano, in termini pro capite, pari a 275 euro/abitante a livello nazionale (corrispondenti a una spesa annuale per investimenti di 69 euro/abitante); il valore più elevato si riscontra nell’area del Centro, con 337 euro/abitante per il quadriennio 2020-2023. Ricomprendendo nel campione anche i maggiori fornitori all’ingrosso e includendo i dati di gestioni escluse nelle analisi precedenti per la presenza di alcuni outlier, la spesa per investimenti relativa ad un panel di 139 gestioni che servono 49.463.872 abitanti ammonta complessivamente (considerando anche la disponibilità di fondi pubblici) a 13,6 miliardi di euro per il quadriennio, passando da 2,5 miliardi di euro nel 2020, a 3,2 miliardi di euro nel 2021 e nel 2022 e a 4,6 miliardi di euro nel 2023.
Le verifiche compiute con riferimento ai costi delle immobilizzazioni computati in tariffa hanno confermato i generali miglioramenti già registrati lo scorso anno nella capacità di realizzazione degli investimenti programmati (pur con una certa variabilità fra le gestioni del panel), il cui tasso a livello nazionale resta intorno al 100% (nonostante il calo registrato nel 2021 a causa dei rallentamenti dei cantieri per il COVID), con valori più bassi al Sud dove scendono fino al 77%.

ACQUA: 345 €/ANNO LA SPESA MEDIA PER LA FAMIGLIA TIPO DI 3 PERSONE. NONOSTANTE I MIGLIORAMENTI, PERMANGONO CRITICITÀ SU INTERRUZIONI E RETE FOGNARIA SOPRATTUTTO AL SUD E NELLE ISOLE
Nel 2023, la spesa media sostenuta da una famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 m3, risulta a livello nazionale pari a 345 euro/anno (2,30 euro per metro cubo consumato). Il dato vede un valore più contenuto nel Nord-Ovest (254,5 euro/anno) e più elevato nel Centro (421,8 euro/anno). Il valore, invece, si ferma a 367 euro/abitante nell’area Sud e Isole. Guardando le voci che compongono la bolletta degli utenti domestici, sempre con consumi pari a 150 m3/anno, risulta che il 38,8% circa della spesa è imputabile al servizio di acquedotto, per il quale si spendono a livello nazionale 133,7 euro/anno, il 12% è invece attribuibile al servizio di fognatura (41,4 euro/anno) e il 29,5% a quello di depurazione (101,9 euro/anno). Infine, la quota fissa pesa per il 10,6% (36,6 euro/anno) e le imposte per il 9,1% (31,4 euro/anno). Anche nel 2023, come già rilevato nella scorsa versione della Relazione Annuale, rispetto ai dati raccolti con riferimento all’anno di base (2016), emerge un avanzamento nel processo di miglioramento complessivo per gli indicatori di qualità tecnica individuati dall’Autorità e una lieve ma stabile crescita del numero di gestori per i quali viene svolta periodicamente dagli Enti di governo dell’ambito la ricognizione dei dati infrastrutturali e di qualità, anche con riferimento alle gestioni localizzate nell’area geografica del Sud e delle Isole. Nello specifico, nel 2023 a livello nazionale il valore delle perdite idriche si attesta in media a 17,9 m3/km/gg e al 41,8%, con valori più contenuti al Nord e valori medi più elevati al Centro e nel Sud e Isole. Lo stesso disallineamento a livello territoriale si riscontra anche nei dati relativi alle interruzioni di servizio, fortemente condizionati da alcune situazioni critiche a livello territoriale. Quasi il 60% della popolazione è servito da gestori che hanno garantito una buona continuità del servizio di erogazione, evidenziando una durata delle interruzioni inferiore alle 3 ore/anno per utente.
In media, tuttavia, a livello nazionale il valore del macro-indicatore si attesta a circa 59 ore/anno ad utente. Le maggiori difficoltà nel mantenimento di adeguati livelli di continuità del servizio sono localizzabili nell’area meridionale e insulare, dove è stato registrato un valore medio di interruzioni per utente all’anno pari a 227 ore mentre i valori risultano mediamente più bassi nel Nord Ovest e nel Nord Est (entrambi al di sotto dell’ora) e al Centro (29,4 ore/anno ad utente). Si segnala, in ogni caso, che, rispetto ai dati dell’anno base, è stata registrata una riduzione media del macro-indicatore M2 pari al 26% (era il 32% lo scorso anno). Infine, per quanto riguarda il sistema fognario, il dato medio sulla frequenza degli allagamenti e sversamenti da fognatura è risultato pari a 5,0 ogni 100 km di rete fognaria (con un picco di 11 ogni 100 km nel Sud e Isole), il 22% degli scaricatori di piena è risultato ancora da adeguare alla normativa vigente e il 7% degli scaricatori di piena sono risultati non controllati. L’analisi del fabbisogno di investimenti per il periodo 2022-2023 a livello nazionale conferma il peso degli investimenti destinati alla riduzione delle perdite idriche (che guida le priorità nella pianificazione del settore sin dalle prime rilevazioni effettuate dall’Autorità), rafforzandolo per il duplice effetto dell’iniezione di risorse stanziate per il medesimo scopo dal PNRR e dal REACT-EU (già rappresentato nella scorsa Relazione), e della maggiore popolazione del campione del Sud e delle Isole (27,5% degli investimenti programmati totali). A seguire, gli investimenti per il miglioramento della qualità dell’acqua depurata al 16,1%, quelli per la riduzione delle interruzioni idriche al 14,99% e gli interventi per l’adeguamento del sistema fognario al 13,1%. La quota di investimenti in infrastrutture del servizio idrico integrato non riconducibili direttamente a specifici obiettivi di qualità tecnica fissati dall’Autorità si conferma al 10,5% della precedente rilevazione. In termini generali di servizio, il quadro nazionale del biennio, anche per le motivazioni rappresentate in premessa, è maggiormente orientato sugli investimenti pianificati nelle infrastrutture acquedottistiche (48%, considerando anche i due prerequisiti legati esclusivamente a profili della filiera acquedottistica) rispetto a quelli previsti nelle reti fognarie e negli impianti di depurazione (nel complesso il 40,25%), con le già rendicontate differenze tra singole aree geografiche: il Nord-Ovest è l’unica area nella quale è stato espresso un maggiore fabbisogno nelle fasi di fognatura e depurazione, mentre nel Centro Italia e nel Sud e Isole la forbice tra le due fasi aumenta a favore delle infrastrutture di acquedotto, attestandosi per queste ultime al di sopra della media nazionale.
 

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A seguito della chiusura delle attività del Gruppo di Valutazione incaricato per la valutazione delle proposte pervenute nell’ambito dell’Avviso del 21 giugno 2023, sono stati pubblicati gli esiti delle valutazioni condotte sulla base della metodologia definita dall’Allegato 2 del DI n. 350/2022 e dalle “Linee guida operativa per la Valutazione degli investimenti in opere pubbliche - Settore idrico”, adottate con il DM n. 326/2022. Ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del DI n. 350/2022, la Proposta di Piano è costituita dagli interventi inseriti nelle prime tre classi - A, B, C.

L’allegato denominato Elenco interventi ammessi nel PNIISSI è composto dalla lista degli interventi inseriti nelle prime tre classi - A, B, C - accorpati in funzione della tipologia, ordinato sulla base dell’attribuzione del punteggio ottenuto a seguito delle valutazioni. L’elenco include le caratteristiche principali di ciascun intervento; in particolare, la tipologia di richiesta di finanziamento (sola realizzazione o progettazione e realizzazione), l’utilizzo prevalente della risorsa idrica, se completamento di opere e/o schemi incompiuti, il livello di progettazione disponibile dichiarato al momento della presentazione della proposta, la stima del tempo per la realizzazione dell’opera, il punteggio ottenuto e la classe di appartenenza.

In adempimento alle disposizioni normative, ai sensi dell’articolo 1, comma 516, legge 27 dicembre 2017, n. 205, il MIT ha avviato l’iter per l’adozione del Piano che avverrà con successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

 Elenco interventi ammessi nel PNIISSI 


AGGIORNAMENTO 18 luglio 2024: Si pubblica l'elenco interventi ammessi nel PNIISSI integrato con il dettaglio dei punteggi per singolo dominio e dimensione di cui all'Allegato 2 del D.I. n. 350/2022.

 Elenco interventi ammessi nel PNIISSI con il dettaglio dei punteggi 

 https://dgdighe.mit.gov.it/categoria/articolo/_investimenti/_Pianificazione/_PNIISSI/presentazione_proposte#sezionePubblicazione%20esiti

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Con Determina 06 giugno 2024 n. 7/2024 - DICU, l'Autortà ha approvato le comunicazioni che hanno ad oggetto quanto segue:
- mancato riconoscimento del bonus sociale idrico agli utenti diretti (Allegato
2);
- modalità di riscossione del bonus sociale idrico in caso di Gestori Idrici non
accreditati al SII (Allegato 4);

Arera ha inoltre disposto, con riferimento alle pratiche di bonus sociale idrico, che in caso di
mancato riconoscimento del bonus:  
- il Sistema Informativo Integrato (SII) invii, a partire dalle DSU trasmesse da INPS dall’1 febbraio 2025 le
comunicazioni di esito negativo con flussi mensili, dopo il ricevimento di quanto previsto dall’articolo 6, comma 6.2, lettera c), dell’Allegato C alla deliberazione 63/2021/R/com ad opera dei Gestori;
- gli utenti del servizio idrico integrato ricevano una comunicazione (inviata semestralmente a
partire dall’anno 2025) che consenta loro di richiedere la compensazione direttamente al Gestore Idrico territorialmente competente, in tutti i casi in cui il mancato accreditamento del Gestore al SII (ovvero il mancato adempimento agli obblighi previsti in materia
di privacy) abbia impedito il riconoscimento automatico del bonus sociale.

https://www.arera.it/atti-e-provvedimenti/dettaglio/007-24dicu

 

 

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1) Delibera 2 luglio 2024 n. 274/2024/R/idr: Approvazione degli specifici schemi regolatori, recanti le predisposizioni tariffarie per il quarto periodo regolatorio, proposti dall’Autorità d’Ambito n. 1 Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese per i gestori Acqua Novara VCO S.p.A. e Idrablu S.p.A.
https://www.arera.it/atti-e-provvedimenti/dettaglio/24/274-24

2) Delibera 16 luglio 2024 n. 299/2024/R/idr: Approvazione degli specifici schemi regolatori, recanti le predisposizioni tariffarie per il quarto periodo regolatorio, proposto dalla Provincia di Savona per C.I.R.A. S.r.l., gestore del servizio idrico integrato dell’A.T.O. Centro Ovest 2
https://www.arera.it/atti-e-provvedimenti/dettaglio/24/299-24
 
 

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In applicazione dell'Allegato A alla deliberazione ARERA 24 marzo 2016, 137/2016/R/com (TIUC), è disponibile, l’edizione 2023 della raccolta dei conti annuali separati (di seguito: CAS), relativi all’esercizio che si apre dopo il 31 dicembre 2022 (esercizio 2023). L’apertura della raccolta riguarda tutti gli operatori che esercitano una o più attività di cui al comma 4.1 del TIUC, compresi tutti i gestori del SII e le multiutilities. Sono disponibili, pertanto, tutti i Regimi di separazione contabile previsti dal TIUC:  Regime ordinario;  Regime semplificato;  Regime semplificato del SII;  Regime consolidato;  Regime servizi. Si precisa che i gestori del SII possono selezionare il “Regime semplificato del SII” unicamente qualora operino in un solo ATO e servano meno di 50.000 abitanti, o qualora gestori grossisti di dimensioni rilevanti autorizzati dall’Ente di governo dell’ambito competente a predisporre i CAS secondo il regime semplificato del SII (comma 8.2 del TIUC e art. 2 della deliberazione 137/2016/R/com). La compilazione e l’invio della dichiarazione preliminare, propedeutica all’invio dei conti annuali separati, è obbligatoria; a tal proposito, si precisa che, nel caso in cui l’esercente ricada in uno dei casi di esenzione dall'invio dei conti annuali separati previsti dal comma 31.1 del TIUC, la compilazione della dichiarazione preliminare è comunque obbligatoria in quanto unico strumento per darne comunicazione ufficiale all'Autorità. Nella pagina dedicata alla separazione contabile del sito Internet dell’Autorità, nella quale è pubblicato il presente comunicato, sono disponibili le versioni aggiornate de:  il Manuale d’uso del sistema, che fornisce chiarimenti in merito all’obbligo di invio, alla corretta compilazione della dichiarazione preliminare e al corretto utilizzo del sistema telematico di raccolta di separazione contabile;  il Manuale di contabilità regolatoria, recante le specifiche contabili di maggior dettaglio per la redazione dei CAS. Sempre nella stessa pagina, sono disponibili chiarimenti sulla corretta applicazione della normativa di separazione contabile per la redazione dei conti annuali separati riferiti agli esercizi antecedenti il 2014 e redatti ai sensi del TIU (deliberazione 18 gennaio 2007, n. 11/07); tali chiarimenti sono riportati nei documenti Risposte alle domande frequenti e Istruzioni applicative di separazione contabile. Per accedere al sistema di raccolta è necessario essere accreditati presso l'Anagrafica operatori. Di seguito i link di accesso:  Accesso al sistema  Manuale d'uso del sistema  Manuale di contabilità regolatoria https://www.arera.it/comunicati-operatore/dettaglio/it/comunicati/24/240514

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Arera, con il documento di consultazione n. 245/2024, è intervenuta sullo schema tipo di bando di gara per l'affidamento del SII.
L’adozione di uno schema tipo di bando di gara, con la definizione dei contenuti minimi, è orientata a garantire maggiore uniformità dei criteri e delle modalità impiegabili nelle procedure a evidenza pubblica per l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato. In particolare, l’Autorità, nella definizione dello schema tipo di bando di gara intende prevedere che la pressione competitiva – per l’affidamento a terzi e per la selezione del socio privato – promuova miglioramenti con riferimento ai parametri già stabilmente adottati nell’ambito della regolazione, sia quella tariffaria, sia quella della qualità tecnica e contrattuale. Si tratta di una impostazione coerente con quella adottata, sempre in materia di affidamenti del servizio idrico integrato, nel d.lgs. 201/22, laddove, con riferimento alla motivazione qualificata di cui all’articolo 17, si prevede che la medesima sia configurabile sulla base dei parametri stabiliti dalla regolazione.

Il DCO 245/2024, illustra l’impostazione e i criteri generali che l’Autorità intende adottare per la definizione dello schema tipo di bando di gara per l’affidamento del servizio idrico integrato. In particolare:  
• il Capitolo 2 contiene un focus sui profili di maggior rilevanza del quadro di riferimento del settore, con particolare attenzione alla normativa eurounitaria e nazionale;  
• il Capitolo 3 illustra gli orientamenti dell’Autorità sui contenuti minimi dello schema di bando tipo relativi all’oggetto e al valore dell’affidamento;
• il Capitolo 4 descrive gli orientamenti in materia dei requisiti di partecipazione;
• il Capitolo 5 è relativo ai criteri di valutazione delle offerte, declinati in coerenza con i principi eurounitari e nazionali in materia di contratti pubblici, nonché con i criteri stabiliti dalla regolazione di settore;
• il Capitolo 6 è dedicato ai criteri di valutazione dell’offerta tecnica che costituisce il passaggio principale nell’ambito della procedura concorsuale sia per l’Ente di governo sia per i partecipanti alla gara;
• il Capitolo 7 affronta i profili inerenti all’offerta economica e le regole di calcolo tariffario nell’ambito delle quali valorizzare i miglioramenti proposti;  
• il Capitolo 8 si concentra sui i profili di applicabilità dello schema tipo di bando di gara alle procedure di selezione del socio privato nei casi di affidamento a società mista (partenariato pubblico-privato istituzionale);
• il Capitolo 9 concerne gli orientamenti relativi alle disposizioni specifiche per i casi di indisponibilità dei requisiti informativi minimi rinvenibili nei contesti territoriali in cui persistono criticità nelle attività demandate a livello locale in merito all’aggiornamento degli atti di pianificazione, programmazione e
organizzazione nella gestione del servizio.  

Data termine invio osservazioni 24 luglio 2024
https://www.arera.it/atti-e-provvedimenti/dettaglio/24/245-24

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Con Comunicato del 30 aprile 2024 gli interessati sono stati informati dell’apertura, a partire dal 30 aprile 2024, della Raccolta Dati “Ricognizione delle articolazioni dei corrispettivi del settore rifiuti”, con riferimento agli anni 2022 e 2023, rivolta a tutti i gestori che alla medesima data svolgono l’attività di “Gestione tariffe e rapporto con gli utenti”. In considerazione del protrarsi dei tempi per l’inserimento dei dati (come segnalato da taluni gestori attivi su più ambiti tariffari), nonché delle concomitanti attività per la conclusione degli iter avviati per l’approvazione della TARI (alla luce delle recenti iniziative parlamentari concernenti il differimento dei relativi termini), l’Autorità ha prorogato i termini per l’invio dei dati e delle informazioni richieste, secondo le indicazioni contenute nel citato Comunicato del 30 aprile, al 30 giugno 2024. https://www.arera.it/comunicati-operatore/dettaglio/proroga-termine-invio-dati-ricognizione-dellearticolazioni-dei-corrispettivi-del-settore-rifiuti-anni-2022-e-2023

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Arera ha rilasciato parere favorevole sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l’adozione del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI), trasmesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la comunicazione del 5 giugno 2024, contenente anche l'elenco degli interventi che comporranno il PNIISSI, selezionati in applicazione delle modalità e dei criteri definiti dal decreto interministeriale 350/22
https://www.arera.it/atti-e-provvedimenti/dettaglio/24/244-24

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A partire dal 28 maggio 2024 è aperta ai soggetti competenti l’edizione 2024 – denominata “PEF 2024-2025” – della raccolta “Tariffe impianti di trattamento”, per la trasmissione degli atti, dei dati e della documentazione di cui all’art. 7 della deliberazione 363/2021/R/rif (come modificata dalla deliberazione 7/2024/R/rif). I soggetti competenti alla validazione della predisposizione tariffaria degli impianti minimi di chiusura del ciclo per le annualità 2024 e 2025 possono quindi comunicare la documentazione richiesta dall’Autorità cliccando sull’apposito link. Sono tenuti alla compilazione i sopra menzionati soggetti competenti, ovvero la Regione o altro Ente dalla medesima individuato, previa iscrizione all’Anagrafica Operatori dell’Autorità come “soggetti competenti di cui al comma 7.2 della deliberazione 363/2021/R/RIF”. L'invio dei dati e delle informazioni, che consente ai soggetti interessati di adempiere agli obblighi di comunicazione previsti, è possibile esclusivamente tramite la raccolta on line. È inoltre disponibile una Guida alla compilazione per la raccolta dati che riporta le istruzioni per la compilazione della maschera e per la successiva trasmissione dei dati e della documentazione richiesta. https://www.arera.it/comunicati-operatore/dettaglio/raccolta-dati-tariffe-impianti-di-trattamento24

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Con la Delibera 11 giugno 2024 232/2024/ Arera ha approvato il consuntivo dei costi di funzionamento di Acquirente Unico S.p.A. per l’anno 2023.

Nel consuntivo 2023 sono state approvate le rendicontazioni di spesa relative ai costi di funzionamento delle attività svolte da AU per il periodo 1 gennaio 2023 – 31 dicembre 2023 come di seguito riportate:
a. 25.008.365,00 euro per le attività del SII di cui:
i. 22.979.365,00 euro per la gestione dei comparti SII Processi, Portale Consumi e Unità monitoraggio del SII;
ii. 820.000,00 euro per la gestione del Portale Offerte;
iii. 1.209.000,00 euro per la gestione del SII – Bonus sociale;
b. 20.968.481,00 euro, per l’attività dello Sportello per il Consumatore energia e
ambiente, così ripartiti:  

i. 18.991.481,00 euro per lo Sportello – Area Energia;
ii. 1.977.000,00 euro per lo Sportello – Area Ambiente;

https://www.arera.it/atti-e-provvedimenti/dettaglio/24/232-24

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Torna la Scuola di Alta Formazione sulla Gestione dei Sistemi Idrici a Fare i Conti con l’Ambiente 2024. Giunta alla sua 8° edizione la scuola si svolgerà in presenza a Brescia dal 15 al 17 maggio.

Obiettivo della Scuola di Alta Formazione sulla Gestione dei Sistemi Idrici è fornire un aggiornamento tecnico-scientifico e normativo sulle tematiche connesse alla gestione delle reti idriche ed alla selezione e progettazione degli interventi di efficientamento, in particolare:

  • Una panoramica dell’avanzamento dei progetti finanziati dal bando PNRR M2-C4-I4.2;
  • Una presentazione delle caratteristiche e delle opportunità offerte dal PNIISSI;
  • Un aggiornamento in merito sulla regolazione della qualità tecnica (RQTI);
  • Gli approcci best practice, le nuove tecnologie e gli strumenti operativi per la gestione dei sistemi idrici

Le lezioni sono proposte in modalità modulare per una durata complessiva di 18 ore e si svolgeranno dal 15 al 17 maggio al CSMT, Innovative Contamination Hub all’interno del Campus dell’Università di Brescia (Via Branze, 45, 25123 Brescia – BS). In collaborazione con il Festival Fare i Conti con l’Ambiente 2024

Per ulteriori informazioni sul programma e le modalità di iscrizione alla scuola visita la pagina della scuola al link Gestione dei Sistemi Idrici

Fonte: Labelab