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In data 14 maggio 2018, la Giunta regionale Valle d'Aosta ha ratificato una convenzione volta all'adeguamento del Servizio Idrico Integrato e all'attuazione di un programma di trattamento e collettamento delle acque reflue nel comprensorio del Nivolet (Comune di Valsavarenche), e lo stanziamento di 289.000 euro per il finanziamento della convenzione. Le attività pianificate sono comprese nel quadro del progetto "Alcotra Interreg Italia-Francia Treknature Grand Paradis-Vanoise", che, oltre a risolvere le questioni dell’adeguamento del sistema di approvvigionamento idrico per le strutture del comprensorio situate in alta montagna e del trattamento delle acque reflue, contribuisce ad appoggiare l'economia locale mantenendo centrale l'obiettivo della tutela ambientale.

http://appweb.regione.vda.it/dbweb/Comunicati.nsf/ElencoNotizie_ita/3AD09623F9F196E8C125828F0045B641?OpenDocument&l=ita&

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"Quello dei servizi pubblici locali è uno dei settori maggiormente influenzati dalla nuova disciplina sulle società a partecipazione pubblica; il testo unico di cui al D.lgs. n. 175/2016 (come modificato dal D.lgs. n. 100/2017) regola, infatti, le forme societarie mediante le quali alla pubblica amministrazione è consentita, stante l’attuale quadro normativo (sul quale v. infra § 2), l’organizzazione e la gestione di servizi di interesse economico generale. Al riguardo, merita subito rilevare come il mancato esercizio dell’altra delega prevista dalla l. n. 124/2015, avente ad oggetto ‘il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse economico generale’, rappresenti certamente un’occasione persa rispetto alla pressante esigenza di riordinare e razionalizzare un tessuto normativo estremamente frammentario: una disciplina organica, coordinata con quella in commento (e con il D.lgs n. 50/2016), avrebbe infatti sgombrato il campo da ricorrenti incertezze applicative, fornendo all’interprete un quadro più nitido dell’intera materia. Quest’ultima, con l’entrata in vigore del D.lgs. n. 175/2016 e s.m.i., sconta invece una irriducibile asimmetria fra le compiute previsioni attinenti ai soggetti affidatari di servizi pubblici (il ‘chi’), e quelle disorganiche e lacunose, relative alle modalità di affidamento, all’organizzazione e alla gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica (il ‘come’). Tanto premesso, è pur vero che nel settore de quo è rilevabile un rapporto di vicendevole influenza tra i due piani – soggettivo e oggettivo – e così le previsioni riguardanti la natura e le caratteristiche di una determinata tipologia di soggetti affidatari di servizio pubblico ben possono riflettersi sulle quelle regolanti le modalità di organizzazione e gestione, contribuendo a dare al servizio stesso una diversa fisionomia. Prendendo le mosse da siffatto rapporto, il presente lavoro ha per oggetto l’individuazione e la valutazione delle principali ricadute applicative del D.lgs. n. 175/2016, come modificato dal decreto legislativo correttivo n. 100/2017, nei confronti dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, e in particolare del servizio idrico integrato (SII). Come è noto, il servizio idrico integrato (SII) è ancora definito nel nostro Paese dal D.lgs 03.04.2006, n. 152 (T.U. ambiente) come l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue che deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Le ragioni di un focus specifico sul servizio idrico sono presto dette. Ciò che si vuole verificare è se la disciplina posta dal D.lgs. n. 175/2016 sia in grado di incidere anche su quei servizi pubblici dotati di un regime giuridico speciale, proprio come il SII, orientandone così le future linee di sviluppo. Una verifica del genere, infatti, rivelerebbe ad un tempo la reale portata ‘ordinamentale’ (o, se si vuole, sistemica) del testo unico in commento, nonché le scelte di politica del diritto che, anche in tema di servizi pubblici locali e in particolare nel settore idrico, si stanno consolidando per il suo tramite… (segue)"     
(www.federalismi.it)
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Nell'ambito dell'edizione 2018 del summit internazionale Seeds&Chips tenutosi a Milano dal 7 al 10 maggio, è stato promosso il progetto Water First!. La nuova iniziativa, lanciata con la collaborazione di Gruppo Cap, è stata ideata con l'obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per l'innovazione del settore idrico, raccogliendo progetti provenienti da vari paesi del mondo di carattere tecnologico, come apparati satellitari in grado di rilevare le perdite all'interno delle reti idriche urbane o il meccanismo di purificazione dell'acqua mediante la luce solare.

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Nel quadro della redazione del settore acquedotti del Piano Nazionale (articolo 1, comma 516, della legge 205/2017), l'Autorità Energia ha emanato la Relazione 11 aprile 2018 con l'intento di presentare il primo elenco degli interventi necessari per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: conseguimento di livelli idonei di qualità tecnica, divulgazione di strumenti finalizzati al risparmio di acqua negli usi industriali, agricoli e civili, rivalorizzazione ed estensione del trasporto e della tenuta della risorsa idrica.

https://www.arera.it/it/docs/18/268-18.htm

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Da luglio 2018, a seguito di mancata o insoddisfacente risposta al reclamo da parte del gestore, anche gli utenti del settore idrico possono avvalersi del Servizio Conciliazione online dell'Autorità per risolvere le problematiche relative alla fornitura.

Dopo la previsione del bonus sociale e l'applicazione dei nuovi standard di qualità tecnica, l'Autorità sta estendendo gradualmente al settore idrico le tutele già vigenti nell'ambito energetico e con la delibera 55/2018/E/idr introduce anche il Servizio Conciliazione, già operativo nel settore elettrico e del gas.

Se l'utente, dopo aver inviato un reclamo al proprio gestore per risolvere un problema riguardante la fornitura dell'acqua, non ha ricevuto risposta o non è soddisfatto di essa potrà scegliere tra diverse alternative: accedere al Servizio Conciliazione dell'Autorità attraverso il sito conciliazione.arera.it; rivolgersi allo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente per un reclamo di seconda istanza; oppure utilizzare altri strumenti di conciliazione disponibili, anche su base locale. In questa fase transitoria, l'utente potrà comunque rivolgersi direttamente anche alla giustizia ordinaria, non essendo ancora obbligatorio il tentativo di conciliazione come per i settori dell'elettricità e del gas.

Dal Servizio Conciliazione restano escluse le tematiche relative alla qualità dell'acqua, legate al bonus idrico e quelle non previste dal Testo Integrato sulla Conciliazione (TICO), come le questioni tributarie o fiscali.

Dal 1° luglio 2018, inoltre, lo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente ha ampliato le proprie competenze anche alla gestione delle richieste di informazioni e delle segnalazioni degli utenti del settore rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati, esclusivamente legate alle attribuzioni di legge conferite all'Autorità.

La delibera 55/2018/E/idr Allegato A

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Arera, con il presente provvedimento  definisce le modalità applicative del bonus sociale idrico per gli utenti domestici residenti in condizioni di disagio economico sociale. Il provvedimento, in particolare, disciplina i flussi informativi, lo scambio dei dati e le procedure operative per l’erogazione del bonus sociale idrico nonché gli obblighi informativi e di comunicazione posti in capo ai soggetti coinvolti nel meccanismo per consentire, a partire dal 1° luglio 2018, l’erogazione dell’agevolazione agli utenti che ne faranno richiesta.
https://www.arera.it/it/docs/18/227-18.htm

E' stato inoltre approvato l'atto integrativo alla convenzione fra ARERA ed ANCI per consentire l'adeguamento di SGAte funzionale alla prima operatività del bonus sociale idrico.
https://www.arera.it/it/docs/18/198-18.htm

E' inoltre disponibile il testo integrato del TIBSI:
https://www.arera.it/it/docs/17/897-17.htm

 

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"Quello dei servizi pubblici locali è uno dei settori maggiormente influenzati dalla nuova disciplina sulle società a partecipazione pubblica; il testo unico di cui al D.lgs. n. 175/2016 (come modificato dal D.lgs. n. 100/2017) regola, infatti, le forme societarie mediante le quali alla pubblica amministrazione è consentita, stante l’attuale quadro normativo (sul quale v. infra § 2), l’organizzazione e la gestione di servizi di interesse economico generale. Al riguardo, merita subito rilevare come il mancato esercizio dell’altra delega prevista dalla l. n. 124/2015, avente ad oggetto ‘il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse economico generale’, rappresenti certamente un’occasione persa rispetto alla pressante esigenza di riordinare e razionalizzare un tessuto normativo estremamente frammentario: una disciplina organica, coordinata con quella in commento (e con il D.lgs n. 50/2016), avrebbe infatti sgombrato il campo da ricorrenti incertezze applicative, fornendo all’interprete un quadro più nitido dell’intera materia. Quest’ultima, con l’entrata in vigore del D.lgs. n. 175/2016 e s.m.i., sconta invece una irriducibile asimmetria fra le compiute previsioni attinenti ai soggetti affidatari di servizi pubblici (il ‘chi’), e quelle disorganiche e lacunose, relative alle modalità di affidamento, all’organizzazione e alla gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica (il ‘come’). Tanto premesso, è pur vero che nel settore de quo è rilevabile un rapporto di vicendevole influenza tra i due piani – soggettivo e oggettivo – e così le previsioni riguardanti la natura e le caratteristiche di una determinata tipologia di soggetti affidatari di servizio pubblico ben possono riflettersi sulle quelle regolanti le modalità di organizzazione e gestione, contribuendo a dare al servizio stesso una diversa fisionomia. Prendendo le mosse da siffatto rapporto, il presente lavoro ha per oggetto l’individuazione e la valutazione delle principali ricadute applicative del D.lgs. n. 175/2016, come modificato dal decreto legislativo correttivo n. 100/2017, nei confronti dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, e in particolare del servizio idrico integrato (SII). Come è noto, il servizio idrico integrato (SII) è ancora definito nel nostro Paese dal D.lgs 03.04.2006, n. 152 (T.U. ambiente) come l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue che deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Le ragioni di un focus specifico sul servizio idrico sono presto dette. Ciò che si vuole verificare è se la disciplina posta dal D.lgs. n. 175/2016 sia in grado di incidere anche su quei servizi pubblici dotati di un regime giuridico speciale, proprio come il SII, orientandone così le future linee di sviluppo. Una verifica del genere, infatti, rivelerebbe ad un tempo la reale portata ‘ordinamentale’ (o, se si vuole, sistemica) del testo unico in commento, nonché le scelte di politica del diritto che, anche in tema di servizi pubblici locali e in particolare nel settore idrico, si stanno consolidando per il suo tramite… (segue)"

http://www.federalismi.it/nv14/articolo-documento.cfm?Artid=36294&content=Societ%C3%A0+pubbliche+e+servizi+di+interesse+economico+generale:+il+caso+del+servizio+idrico+integrato+&content_author=%3Cb%3ERoberto+Micc%C3%B9+e+Michele+Francaviglia%3C/b%3E

 

Di seguito è possibile scaricare il documento integrale  http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=36294&dpath=document&dfile=09052018152523.pdf&content=Società+pubbliche+e+servizi+di+interesse+economico+generale:+il+caso+del+servizio+idrico+integrato++-+stato+-+dottrina+-+

 

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L'Autorità rende disponibile una versione preview del file RDT2018 per fornire un'occasione di verifica della modulistica, in formato excel, che dovrà essere predisposta dagli Enti di governo dell'ambito ai fini dell'aggiornamento biennale previsto all'art. 13 della deliberazione 918/2017/R/idr.
In particolare, in un'ottica di semplificazione e di minimizzazione degli oneri amministrativi, viene presentata una versione - in fase di test - degli schemi di raccolta delle informazioni, relativi, in particolare: i) ai dati tariffari; ii) ai dati di qualità tecnica di cui alla deliberazione 917/2017/R/idr; iii) al programma degli interventi.

Il file RDT2018 è composto dalle seguenti macro-sezioni: Raccolta dati tariffari e Raccolta dati "Qualità Tecnica e Programma degli interventi".

La macro-sezione Raccolta dati tariffari è suddivisa in:

  • dati di input necessari al calcolo dell'aggiornamento biennale della predisposizione tariffaria (fogli di colore blu);
  • dati storici relativi ad annualità precedenti, con particolare riferimento al 2016 e 2017 (fogli di colore arancione);
  • strumento di simulazione del calcolo di aggiornamento delle componenti tariffarie riconosciute nel VRG relativo alle annualità 2018 e 2019 (fogli di colore giallo);
  • Piano economico-finanziario relativo all'aggiornamento biennale della predisposizione tariffaria (fogli di colore verde).

La macro-sezione di Raccolta dati "Qualità Tecnica e Programma degli interventi" è suddivisa in:

  • dati di input necessari alla valutazione degli indicatori, individuati dalla regolazione della qualità tecnica (fogli di colore azzurro);
  • dati di input necessari all'aggiornamento del programma degli interventi (fogli di colore azzurro);
  • fogli di legenda e di riepilogo (fogli di colore giallo).

File RDT2018

Istruzioni

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La prima gara congiunta promossa da 6 aziende di Water Alliance – Acque di Lombardia e 8 di Water Alliance Acque del Piemonte, inaugurando una nova collaborazione interregionale, è finalizzata all'erogazione di energia elettrica a partire esclusivamente da fonti rinnovabili. L'energia fornita sarà destinata ad alimentare i depuratori, gli impianti di sollevamento e trattamento acque potabili, le stazioni di sollevamento acque reflue, gli impianti di protezione catodica e per le sedi e gli uffici delle 14 aziende: BrianzAcque, Gruppo CAP (CAP Holding e Amiacque), Lario Reti Holding, Padania Acque, SAL e Uniacque per la Lombardia e ACDA - Azienda Cuneese dell'Acqua, Acquedotto della Piana, Acquedotto Valtiglione, AMC - Azienda Multiservizi Casalese, AMV - Azienda Multiservizi Valenzana, CCAM - Consorzio dei Comuni per l'Acquedotto del Monferrato, SISI - Società Intercomunale Servizi Idrici e SMAT - Società Metropolitana Acque Torino per il Piemonte. Complessivamente la gara raggiunge un valore di 109.841.858 euro, per una fornitura totale di energia elettrica di 688.545 MWh, al fine di dimezzare l'impatto ambientale e corrispondere il necessario alle imprese interessate. Il termine per la ricezione delle offerte preliminari dei fornitori è stato fissato al 28 maggio.

http://www.lagenda.news/servizio-idrico-integrato-lombardia-piemonte-punta-sullenergia-rinnovabile/

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Giovedì 15 febbraio 2018 Centro Marche Acque srl, Tennacola e Astea Spa hanno firmato un contratto di rete che instaura un nuovo rapporto di collaborazione e coordinamento tra le tre società. I gestori coinvolti, responsabili della fornitura del servizio idrico a circa 200.000 abitanti nell'Ato 3 e Ato 4 all'interno delle province di Macerata, Ancona e Fermo hanno ritenuto funzionale allo sviluppo dell'amministrazione relativa al Servizio Idrico Integrato l'inaugurazione di una fase di cooperazione reciproca. Per la nuova Rete, che ha sede a Osimo in via Guazzatore 163, è stata scelta la denominazione di Unione Idrica Marche, e ad essa avranno accesso solo società legate alla gestione del Servizio Idrico Integrato nella regione Marche.


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Definizione delle procedure per la raccolta dei dati tecnici e tariffari, nonché degli schemi tipo per la relazione di accompagnamento al programma degli interventi e all’aggiornamento delle predisposizioni tariffarie per gli anni 2018 e 2019, ai sensi delle deliberazioni 917/2017/R/idr e 918/2017/R/idr , ai sensi delle deliberazioni 917/2017/R/idr e 918/2017/R/idr.

Il file RDT2018 è composto dalle seguenti macro-sezioni: Raccolta dati tariffari e Raccolta dati "Qualità Tecnica e Programma degli interventi".

1) La macro-sezione Raccolta dati tariffari è suddivisa in:

- dati di input necessari al calcolo dell'aggiornamento biennale della predisposizione tariffaria (fogli di colore blu);
- dati storici relativi ad annualità precedenti, con particolare riferimento al 2016 e 2017 (fogli di colore arancione);
- strumento di simulazione del calcolo di aggiornamento delle componenti tariffarie riconosciute nel VRG relativo alle annualità 2018 e 2019 (fogli di colore giallo);
- Piano economico-finanziario relativo all'aggiornamento biennale della predisposizione tariffaria (fogli di colore verde).

2) La macro-sezione di Raccolta dati "Qualità Tecnica e Programma degli interventi" è suddivisa in:

- dati di input necessari alla valutazione degli indicatori, individuati dalla regolazione della qualità tecnica (fogli di colore azzurro);
- dati di input necessari all'aggiornamento del programma degli interventi (fogli di colore azzurro);
fogli di legenda e di riepilogo (fogli di colore giallo).

File RDT2018
Istruzioni


https://www.arera.it/it/docs/18/001-18dsid.htm

 

 *|MC:SUBJECT|*

 

 

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La Sezione seconda del TAR di Milano, con le sentenze n. 190/2018 e n.191/2018 ha accolto i ricorsi presentati da Amat e Aiga, gestori del servizio idrico integrato rispettivamente a Imperia e Ventimiglia, per l'annullamento della delibera AEEGSI (ora ARERA) n.107/2015/R/idr.
Sentenza n. 190/2018 (AMAT)
Sentenza n. 191/2018 (AIGA)
Delibera ARERA n. 107/2015